TFR: un fondo di sicurezza mensile nascosto nella busta paga. Scopri come verificare l’importo per evitare sorprese sgradite alla fine del rapporto di lavoro.
Il TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, rappresenta una somma garantita al lavoratore al termine del rapporto di lavoro dipendente, indipendentemente dalle circostanze della sua conclusione. L’accumulo avviene mensilmente e il relativo importo è indicato nella busta paga, rappresentando i risparmi accumulati durante il periodo di lavoro. Un aspetto significativo è la rivalutazione del TFR, che segue un approccio basato su un tasso composto.
Tale tasso è legato all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, un indicatore cruciale stabilito dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Questo processo assicura che il TFR sia in grado di mantenere il suo valore nel contesto dell’evoluzione economica e inflazionistica.
Per i lavoratori soggetti al CCNL Metalmeccanici, il TFR può essere gestito in diversi modi. Se i dipendenti scelgono di mantenerlo presso il datore di lavoro anziché destinarlo a forme di previdenza complementare, esso viene gestito attraverso il Fondo Tesoreria dell’INPS. La liquidazione del TFR deve avvenire entro i termini stabilità dai Contratti Collettivi Nazionali di categoria, e nel caso dei metalmeccanici, il pagamento deve avvenire entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’indice Istat per la rivalutazione del fondo TFR.
In caso di ritardo nei pagamenti, oltre al TFR, il datore di lavoro è tenuto a versare gli interessi di mora, calcolati secondo il tasso di interesse legale stabilito annualmente dall’Istat. Se il datore di lavoro non adempie agli obblighi di pagamento, esistono vie legali, inclusa la possibilità di ricorrere a un decreto ingiuntivo per il recupero delle somme non pagate.
Il calcolo del TFR per i metalmeccanici segue le disposizioni dell’articolo 2120 del Codice Civile, includendo una rivalutazione annuale basata sull’acquisto. Il TFR viene tassato attraverso un’imposta sostitutiva, con modalità di pagamento specifiche che variano a seconda dell’entità dell’impresa.
Per coloro che scelgono di richiedere un anticipo del TFR, l’aliquota fiscale varia a seconda della motivazione dell’anticipo, ad esempio, per l’acquisto della prima casa o spese mediche. Infine, i metalmeccanici possono richiedere un anticipo del TFR durante il rapporto di lavoro, motivato da esigenze specifiche come spese mediche straordinarie, acquisto della prima casa o supporto durante il congedo parentale. L’anticipo, limitato al 70% del TFR maturato, può essere richiesto una sola volta durante il rapporto di lavoro.
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