Gli acquisti fatti online possono comportare un esborso maggiore a causa dell’aumento dell’iva sugli acquisti effettuati all’estero?
Inutile negarlo, al giorno d’oggi sempre più persone preferiscono acquistare tutto ciò che gli serve – ad eccezione dei prodotti alimentari (anche se presto potrebbe cambiare anche questa abitudine) – sui siti di e-commerce. Il motivo per cui le persone hanno dirottato le proprie attenzioni sullo shopping online sono abbastanza ovvi: varietà di scelta, nessuna fila e convenienza.
L’esplosione del commercio online ha avuto un effetto diretto sui negozi fisici e sui commercianti locali che hanno visto diminuire la loro mole d’affari e di conseguenza i guadagni. Certo, i più hanno virato anche sul commercio online, aumentando il potenziale numero di clienti con offerte esclusive per il commercio sul web.
Il timore è che i giganti dell’e-commerce alla fine possano ottenere un monopolio e che i commercianti locali siano tutti costretti a chiudere bottega poiché è impossibile gestire un’attività e sostenere i relativi costi. Come fare dunque a salvaguardare i commercianti nostrani e gli esercizi locali?
Qualche tempo fa era stata proposta una “Amazon Tax”, ovvero una tassa ulteriore nei confronti dei siti di e-commerce che avrebbe portato maggiori ingressi allo stato, fatto aumentare i prezzi dei prodotti venduti sui siti e di conseguenza riequilibrato il mercato. Tuttavia la proposta di legge ha trovato parecchi ostacoli e alla fine è stata abbandonata.
Fare una simile scelta, infatti, potrebbe anche far chiudere una possibilità ai cittadini. Esempio perfetto è ciò che sta succedendo in Uruguay con Spotify. Il governo locale ha imposto al gigante tech una migliore retribuzione degli artisti e per tutta risposta il servizio è stato cancellato dal Paese sudamericano.
Shopping online più costoso se si compra dall’estero?
Correre il rischio che Amazon e altre aziende estere decidano di abbandonare il territorio è una follia. La sola azienda di Bezos ha creato migliaia di posti di lavoro nel nostro Paese e nei piani c’è un ulteriore progetto di radicamento in tutto il territorio, con conseguente necessità di ulteriore forza di lavoro.
Ma allora come proteggere gli affari dei commercianti e delle aziende locali? Una possibilità potrebbe essere quella di tassare di più i prodotti che arrivano dall’estero. In questo modo i commercianti italiani potrebbero appoggiarsi anche ai siti di e-commerce proponendo un prezzo migliore per lo stesso prodotto rispetto alla concorrenza estera.
Una simile proposta è al vaglio del governo svizzero in questi giorni. Si tratta però di una maggiorazione dell’IVA per i prodotti che i privati acquistano all’estero. In questo modo il governo vuole tutelare gli affari dei commercianti locali, impedendo o comunque rendendo meno profittevole l’acquisto all’estero di prodotti che potrebbero acquistare in Svizzera.
Attualmente la proposta di legge non prevede che tale tassazione venga applicata anche allo shopping online, ma una simile ipotesi potrebbe essere presa in considerazione in futuro.