Ormai da anni Antonella Clerici si è trasferita nella sua casa nel bosco ad Arquata Scrivia: oggi la adora ma non è sempre stato così.
Quando ha deciso di trasferirsi al confine tra il Piemonte e la Liguria, in una meravigliosa casa di campagna, Antonella Clerici aveva bisogno di staccare completamente dalla vita che aveva condotto fino a quel momento.
La conduttrice infatti aveva affrontato un lunghissimo periodo di superlavoro, andando in video ogni mattina con La Prova del Cuoco, per moltissimi anni. Per farlo aveva dovuto naturalmente rinunciare a molti aspetti della propria vita privata, per esempio perdendosi tanti anni della crescita di Maelle, la figlia nata dalla relazione con il ballerino Eddy Mertens.
Quando il mondo dello spettacolo italiano fu colpito dalla terribile notizia della morte di Fabrizio Frizzi, Antonella capì che avrebbe dovuto rallentare i suoi ritmi di lavoro perché, se anche a lei fosse successa una cosa simile a quella capitata al suo amico Fabrizio, si sarebbe ritrovata a perdere all’improvviso la possibilità di veder crescere Maelle.
Per stare il più vicino possibile alla sua famiglia, quindi, Antonella lasciò il programma e si prese una pausa lavorativa, trasferendosi in un’oasi di pace familiare costruita ad Arquata Scrivia. Proprio la casa di Arquata Scrivia è stata la fonte diretta dell’ispirazione per la scenografia di È Sempre Mezzogiorno. La Clerici ha infatti voluto ricreare in studio la magia della casa in cui ha trascorso gran parte della Pandemia.
“Pensavo mi facesse paura”: la rivelazione di Antonella Clerici
Il nome della casa di Antonella non è casuale e non si tratta di un’esagerazione. La casa, con una grande veranda e circondata con un grande giardino, è ricca di ogni comfort ma risulta comunque molto isolata da tutto ciò che ha intorno. Per una persona abituata a vivere in una grande città, come Antonella, il momento iniziale è stato senza dubbio un po’ traumatico.
Lo ha raccontato lei stessa, che oggi ama alla follia l’idea di potersi affacciare e vedere uccelli e animali selvatici uscire dagli alberi e avvicinarsi alla casa: non è stato sempre così.
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“È una casa circondata dal bosco, ma quando uno ci pensa immagina i prati lineari, belli aperti, invece la casa è proprio avvolta, nel senso che il bosco ti viene quasi addosso. Questa cosa qui all’inizio pensavo che mi incutesse paura, invece ho capito che è un grande abbraccio, l’abbraccio del bosco” ha spiegato Antonella.