Rientra nell’ambito di chi ha la possibilità di accedere a Quota 103: si tratta di un bonus che per molti lavoratori potrebbe fare la differenza.
La cosiddetta quota 103 ha aiutato molti lavoratori ad accedere anticipatamente alla pensione dal momento che i requisiti sono più vantaggiosi rispetto a quelli per il trattamento pensionistico classico. Ma esiste anche una possibilità alternativa correlata proprio a questa forma anticipata di pensione e che rappresenta, di fatto, un bonus rivolto ai lavoratori stessi che in molti casi potrebbe fare la differenza in termini di budget complessivo.
Scopriamo di che cosa si tratta. Quando si parla di quota 103 si fa riferimento a quanto introdotto dalla legge di bilancio 2023 L 197-2022: un regime che è andato a sostituire quota 102 e quota 100, pensato allo scopo di rimandare il ritorno della legge Fornero.
Quota 103 e la possibilità che può aiutare molti lavoratori: previsto un bonus direttamente in busta paga
I requisiti prevedono di avere un’età anagrafica di almeno 62 anni ed un’anzianità contributiva di un minimo di 41 anni, anche in cumulo tra gestioni Inps differenti. Vi è però una possibilità alternativa per i lavoratori dipendenti che hanno diritto ad accedervi: ovvero continuare con la propria attività lavorativa a fronte del versamento di un beneficio, un bonus, direttamente in busta paga. Infatti prendendo questa decisione, una parte dei contributi previdenziali verrebbero versati al dipendente anziché all’Inps, fornendo quel surplus che potrebbe incentivare molte persone a restare al lavoro.
La spiegazione dettagliata è stata fornita, in una circolare, dall’Inps. Questa norma era già stata inserita nella legge di bilancio ma tempistiche e modalità per la richiesta del bonus sono stata dettagliatamente spiegate dall’Istituto previdenziale. Bisogna muoversi facendo domanda sull’area personale del sito dell’Inps o rivolgendosi ad un patronato.
Sia i dipendenti pubblici che i privati possono accedere all’incentivo a patto che vi sia un’iscrizione all’assicurazione generale obbligatoria o ad altre forme di previdenza sostitutive. Occorre inoltre avere maturato i requisiti, entro il 31 dicembre 2023, per l’accesso a quota 103 ma anche non essere già titolari di una pensione diretta (fatta eccezione per l’assegno di invalidità). Il sussidio extra vale inoltre fino ai 67 anni, dopo i quali non è prevista la possibilità di ottenerlo. Si tratta pertanto di una preziosa opportunità per poter proseguire, a fronte di uno stipendio più alto, il proprio lavoro fino a maturare i requisiti per la pensione ‘classica’.