È senza dubbio uno dei divulgatori più amati del piccolo schermo. La sua avventura in televisione è iniziata negli anni Novanta.
La sua carriera iniziò nel 1990 quando decise di partecipare alla trasmissione Albatros, dopo esser stato adocchiato dagli autori della Televisione Svizzera Italiana, la RTSI. La sua capacità di spiegare concetti in modo chiaro, la mimica e la presenza davanti alle telecamere convinsero l’emittente a metterlo al timone di una serie da 12 puntante, incentrata ovviamente sulla divulgazione scientifica. Gli stessi episodi vennero riproposti qualche tempo dopo da Telemontecarlo, facendolo debuttare sul piccolo schermo anche in Italia.
Sul web si possono trovare diverse testimonianze di quel periodo, l’ormai celebre presentatore è davvero irriconoscibile. Effettivamente sono passati oltre trent’anni e per certi versi non sembra neanche lui. Il modo di porsi però è rimasto lo stesso, era magnetico anche allora e sapeva già come attirare abilmente l’attenzione dei telespettatori. Non è un caso che oggi sia tra i volti più amati della televisione, il suo è indubbiamente un talento innato.
Com’era Alberto Angela agli inizi? L’incredibile metamorfosi
In Rai Alberto Angela iniziò principalmente come autore, era il 1989 quando partecipò alla realizzazione di due documentari intitolati rispettivamente Una giornata di 2 milioni di anni fa e Leopardo. Il paleontologo poté sfogare tutta la sua conoscenza grazie all’intercessione del padre, Piero Angela, che gli permise di scrivere gli interventi de Il pianeta dei dinosauri, che venne trasmesso su Rai 1 nel 1993 per poi diventare un vero e proprio fenomeno anche all’estero.
La sua avventura in televisione a dire la verità era cominciata solamente qualche tempo primo, ad accorgersi di lui era stata la Televisione Svizzera Italiana, meglio nota con l’acronimo RTSI. Galeotta fu un’intervista che il divulgatore aveva concesso in precedenza, mostrando un talento fuori dal comune e una scioltezza naturale di fronte alla telecamera. Talento che gli valse un contratto per ben dodici episodi di una trasmissione che si intitolava Albatros di cui fu ideatore, autore e conduttore.
Dando un’occhiata agli spezzoni presenti sul web di quell’incredibile esperienza, che fu trampolino di lancio per la sua carriera, ci si rende conto di quanto sia cambiato. All’epoca aveva solamente 28 anni, essendo nato nell’aprile del 1962.