La svolta radicale dello chef divide i telespettatori, gli autori del talent show culinario erano stati avvisati già diverso tempo prima
Archiviate con successo le prime due puntate della tredicesima stagione di MasterChef, i telespettatori non vendono l’ora di gustarsi i prossimi episodi. Tornano a far appassionare i fan le avventure degli aspiranti cuochi d’Italia, giudicati severamente dall’ormai indissolubile trio formato da Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Proprio quest’ultimo ha fatto discutere parecchio per la sua decisione.
La sua filosofia, come ha più volte ribadito nelle interviste, è diametralmente opposta al ruolo che gli autori gli hanno chiesto di interpretare e proprio per questo ha fatto valere le sue ragioni. Eppure era così che si viveva dietro i fornelli qualche tempo fa: “L’alberghiero era per gente che non aveva voglia di fare niente. Quando dissi a mia nonna che volevo fare il cuoco si mise a piangere”, ha spiegato ai microfoni di Domani.
Locatelli sulla rivoluzione a MasterChef: “Non voleranno più i piatti”
È solo in tempi recenti che si è assistito a una clamorosa svolta all’interno del mondo culinario, prima la situazione era ancora di quelle da mettersi le mani nei capelli. Lo ha confermato Giorgio Locatelli, chef di fama mondiale e giudice di MasterChef, che hai iniziato a frequentare le cucine da giovanissimo: “Avevo solamente 17 anni e non ho cucinato niente che avessi ideato io fino a che non ne avevo 33. Oggi si può prendere una stella anche a 20 anni!”.
Non solo, perché poi sull’atteggiamento dei ‘datori di lavoro’ ha ammesso: “Chi era presentabile stava in sala e chi non lo era veniva nascosto in cucina”. Un cambiamento si è reso necessario, i cuochi stanno procedendo compatti verso una direzione diversa; la rivoluzione è arrivata inevitabilmente anche a MasterChef: “Rimaniamo molto severi, quello sì, ma ci allontaniamo dai piatti lanciati e dalle umiliazioni”.
E in questa metamorfosi della trasmissione ci sarebbe il suo zampino: “La decisione è stata presa di recente. È stato uno degli argomenti delle mie prime discussioni con le persone di Endemol, che il programma lo produce. Gli dissi di non aspettarsi che io facessi Cracco, perché non sono così e non voglio farlo”.