Anche un tributo fondamentale per i proprietari di casa può andare in prescrizione. Ecco cosa succede con l’IMU non pagata da 5 anni.
Il mancato versamento dell’IMU comporta sanzioni che consistono in maggiorazioni d’imposta. Tali maggiorazioni possono andare dallo 0,1% fino al 30%, a seconda del ritardo accumulato. Bisogna dunque affrettarsi nel sanare l’irregolarità se non si vuole spendere una cifra difficile da affrontare. Nel caso in cui il contribuente non rispetti le scadenze annuali, le somme dovute saranno recuperate dal Comune, tramite agenti di riscossione locali, e in alternativa dal concessionario della riscossione, che può essere pubblico o privato.
Il diritto di riscossione da parte dell’ente, tuttavia, ha una scadenza. Ciò vuol dire che se entro un periodo temporale specifico non si attiva la procedura per avere quanto non versato, il tributo decade. Nella fattispecie una cosa del genere succede con l’IMU non pagata da 5 anni.
Bisogna fare attenzione. Ciò non vuol dire affatto che se il contribuente non paga per 5 anni poi può ritenere il debito annullato. Il termine di decadenza indica il periodo entro il quale l’amministrazione finanziaria può effettuare l’accertamento, la liquidazione delle imposte o l’iscrizione a ruolo. Solo se chi si occupa di riscuotere non fa partire tali procedure, ha valore la prescrizione.
Quindi l’IMU si azzera e inizia nuovamente a decorrere ogni volta che il cittadino riceve un avviso di accertamento da parte del Comune. Se per esempio, dopo due o tre anni, arriva una notifica di pagamento, il termine si allunga di nuovo di un quinquennio.
Si parte dunque dalla ricezione dell’avviso di accertamento esecutivo. Per questo il contribuente, per individuare i termini di prescrizione e decadenza del tributo, deve sempre verificare la data precisa di ricezione della cartella. Lo può fare accedendo al sito di Poste Italiane, selezionando la voce “spedizioni – posta raccomandata” e inserendo il numero della raccomandata.
La vera prescrizione si soltanto se, per esempio, la cartella di pagamento viene spedita cinque anni e mezzo dopo il periodo di imposta in questione. Quando succede questo, di fatto, il Comune perde la facoltà di avanzare richieste di pagamento. Ma con ogni nuovo avviso di pagamento i tempi di prescrizione si allungano.
In generale non conviene mai aspettare e sperare che il Comune dimentichi di inviare la richiesta di pagamento: prima o poi lo farà. Quindi, la scelta più saggia, dopo non aver pagato l’IMU, è quella di agire attraverso il ravvedimento operoso. Con un pagamento entro 60 giorni dalla ricezione della cartella, la procedura si chiude definitivamente senza costi aggiuntivi rilevanti.
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