Uno dei comici più importanti della scena italiana si racconta senza tirarsi indietro, il difficile rapporto con il padre, gli alti e bassi della carriera in tv e altri sconcertanti verità.
Chi non conosce Teo Teocoli. Un nome memorabile per un caratterista memorabile, comico e attore talentuosissimo, una carriera decennale in televisione, in un’intervista racconta un po’ del suo passato svelando dei retroscena finora sconosciuti, dei problemi legati alla sua infanzia, alla sua vita da adulto e al suo difficile rapporto con il padre.
Teo Teocoli ora è sereno, con sua moglie Elena e le sue tre figlie Anna, Chiara, e Paola, che a detta dell’attore lo hanno addolcito, si dedica al teatro, suona, canta, racconta storie, e dopo gli spettacoli se il pubblico lo chiede c’è anche tempo per rispolverare i personaggi ever-green. Poi alle 5 del mattino si fa colazione e si torna a casa.
Il ritorno al teatro sta facendo vivere a Teocoli una seconda giovinezza dal punto di vista artistico, ma per arrivare a questo si è passato per vie burrascose, vie buie dove non si è certi di dove si deve andare. Infatti l’attore senza nessuna vergogna decide di aprirsi completamente, e raccontare quali sono state le sue difficoltà più grandi.
Un’infanzia complicata per il comico
E’ da tempo che infatti il noto comico non si fa più vedere sul piccolo schermo, alcuni dicono che sia stato allontanato, lui dichiara che il suo sparire dalle scene sia dovuto al fatto che è che in tv non c’è più spazio per l’intrattenimento, quella del one man show alla Fiorello o alla Adriano Celentano. All’inizio l’attore non prese bene questo distacco netto dal mondo della tv, ma ora dichiara di essere felice e di aver ritrovato la passione nel suo lavoro.
L’infanzia per Teo Teocoli non fu per niente facile, nato a Taranto si trasferì a Milano all’età di 5 anni, la madre veniva da una famiglia di giostrai, il padre arruolato in Marina. Uomo difficile con cui trattare, l’attore infatti dichiara di come il padre lo picchiasse ripetutamente, distruggendo cosi la sua autostima: “Ero un disadattato, di fronte al bidello in divisa ho pianto per ore, facevo fatica a leggere e scrivere…Mi chiamavano terun, africa, baluba”
Una volta arrivato il successo negli anni 60, con i primi show e la musica, i genitori andavano spesso a vedere il proprio figlio a lavoro, per poi raggiungerlo i camerino a chiedere soldi. Da li in poi la carriera prende il volo, tra dissidi e litigi vari, con Fazio per Sanremo, con Berlusconi che voleva controllare e modificare i suoi sketch e l’abbandono dello studio di Domenica Sportiva.
Altro grande scheletro nell’armadio è l’abuso di droghe: racconta come fumò uno degli spinelli più belli della sua vita con Califano, ma anche cose più pesanti come la cocaina, negli anni 70-80-90 era il momento di sperimentare. Teocoli non va affatto fiero di quel periodo, ma ha saputo mettere subito in chiaro le cose con le figlie, aprendosi completamente e mettendole in guardia sul pericolo di queste sostanze.