Quali sono le novità in merito al pagamento dell’Imu per l’anno 2024 e che cosa si rischia in caso di pagamento tardivo? Ecco come sarà strutturato il versamento dell’imposta.
Insieme alla Tari, l’Imu rappresenta una delle imposte comunali che moltissimi cittadini sono tenuti a versare annualmente ad eccezione dei proprietari della sola prima casa (a patto che non rientri tra i beni considerati ‘di lusso’). Le regole per determinare le aliquote comunali arrivano dallo stato ma consentono alle amministrazioni di muoversi con una certa elasticità stabilendo di anno in anno se alzare o ridurre l’aliquota.
Per quanto riguarda il versamento da parte del cittadino, esso è suddiviso in un acconto ed in un saldo, con possibilità per specifici contribuenti di accedere ad una serie di sconti e bonus ed in alcuni casi di ottenere anche l’esenzione dal pagamento. Vediamo dunque quali saranno a tal proposito le novità previste per il 2024 in merito all’Imposta Municipale Propria o Imposta Municipale Unica.
Pagamento Imu, quali sono le novità e le modifiche per il 2024
Ricordiamo anzitutto che oltre alle prime case – abitazioni di lusso-, questa imposta di natura patrimoniale si paga anche per le seconde case, per gli immobili commerciali e per aree fabbricabili e terreni agricoli. Per quanto riguarda i possibili bonus, troviamo ad esempio quello per gli immobili in comodato d’uso a genitori, figli o parenti diretti: la norma è valida dal 2020 e consente di abbattere del 50% l’aliquota per gli immobili concessi in comodato d’uso a parenti entro il primo grado che la usino come abitazione principale.
Altra novità per il 2024 è l’esenzione dal pagamento dell’Imu per le case occupate. Se le abitazioni non sono disponibili perché abusivamente utilizzate da terzi e previa denuncia all’Autorità Giudiziaria per violazione di domicilio, occupazione abusiva o invasione di edifici, non si dovrà versare l’imposta. Altri bonus Imu al 50% riguardano i fabbricati di interesse storico o artistico e quelli dichiarati inagibili o inabitabili. La legge di Bilancio 2020 stabilisce inoltre che gli immobili posseduti da stato, regioni, province, consorzi tra questi enti, comunità montane, siano esenti dal versamento così come gli enti del Ssn destinati in modo specifico ed esclusivo ai compiti istituzionali.
Vi sono poi alcuni tipi di immobili ugualmente esentati come le stazioni per servizi di trasporto, i ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, i fabbricati o i recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche e ancora fari, semafori, torri per rendere l’orologio comunale d’uso pubblico, fabbricati e costruzioni nei cimiteri ad eccezione di sepolcri, colombari e tombe di famiglia.