Pensione a soli 63 anni, finalmente si può: come fare richiesta, quanto si percepisce al mese

Vorresti ricevere la pensione in anticipo? Puoi riuscirci in questo modo: fai richiesta seguendo questa procedura.

Il 2024 potrebbe essere l’anno perfetto che tutti abbiamo aspettato. Infatti verrà aggiunto un nuovo strumento di flessibilità previdenziale che sostituirà alcuni servizi. Parliamo dell’Ape sociale, dell’Opzione donna e della Quota 103 (che diventerà Quota 104). La pensione di anzianità potrà essere richiesta in anticipo in poche parole. Non sarà più necessario attendere più del dovuto. Ma approfondiamo il discorso per capirne di più.

La nuova aggiunta prevede di concedere la pensione a 63 anni. Questa possibilità non è preclusa a nessuno e può essere d’aiuto per tanti lavoratori. Soprattutto per coloro che hanno diverse soglie di anzianità contributiva. Parliamo di chi ha 36 anni accumulati per uomini disoccupati, 35 anni per le donne e 41 anni per la maggioranza dei lavoratori. C’è da dire che le donne che accedevano all’Opzione donna non potranno più uscire a 60 anni.

Chi non è interessato a farlo può pensare di rimanere a lavoro. E nel frattempo avrà diritto ad un nuovo beneficio. Il nuovo sistema introduce un meccanismo che “premia” chi prolunga l’attività lavorativa. Trattiene solo il 9,19% dei contributi disponibili in pratica. Sono previste alcune penalità per coloro che decidono di ricevere la pensione in anticipo. Questo serve ad impostare un limite massimo alla pensione erogabile.

Pensione di anzianità in anticipo, sarà possibile richiederla a 63 anni: come funziona

Persino i lavoratori con soli 12 mesi di contribuzione prima dei 19 anni possono accedere alle pensione. Però devono avere accumulato almeno 41 anni di contributi. Inoltre i requisiti di vecchiaia fissati dalla Legge Fornero rimangono invariati. Si parla di 67 anni di età e 20 anni di contribuzione. C’è da dire che la manovra di governo introduce anche l’accessibilità al pensionamento di vecchiaia per i lavoratori contributivi.

Si tratta di loro che sono privi di contribuzione fino al 31 dicembre 1995. A partire dal prossimo anno verrà rimoso anche il requisito dell’importo minimo della pensione maturata. Purtroppo rimane il vincolo dell’assegno sociale per i lavoratori che scelgono di riceverla a 64 anni. Il futuro pensionistico è certamente cambiato rispetto a prima: non è più lo stesso ormai.

Dobbiamo sperare che sarà più vantaggioso di quello precedente. Nel frattempo vi consigliamo di rimanere informati su tutti i progressi futuri in merito. Potrebbero riguardarci da vicino dato che la pensione è molto importante. Staremo a vedere quali saranno le successive novità sull’argomento.