Marco Columbro, dal successo a quel dolore che lo ha cambiato per sempre: ecco di che si tratta, i dettagli della vicenda.
Uno dei conduttori che negli anni Ottanta e Novanta è stato il simbolo degli show televisivi più seguiti del mondo dello spettacolo italiano è lui, Marco Columbro. Tra i tanti programmi tv che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della tv odierna vi sono alcuni che Columbro ha condiviso con la sua amica e collega Lorella Cuccarini come Paperissima, Buona Domenica e la maratona Trenta ore per la vita. Purtroppo, l’uomo ha vissuto un dramma che l’ha cambiato per sempre: ecco di che si tratta.
Dopo aver dedicato parte della sua vita allo studio, Marco decide di inseguire il suo sogno cominciando a lavorare in diverse compagnie teatrali recitando a fianco di Dario Fo e Zuzzurro e Gaspare. Nel 1975, invece, debutta per la prima volta in televisione prendendo parte allo sceneggiato Marco Visconti, per la regia di Anton Giulio Majano.
Visto il successo, nel 1980 diventa conduttore del primo programma di Canale 5, Buongiorno Italia, in onda nella fascia del mattino, in coppia con Antonella Vianini. Il sodalizio fortunato condiviso con la sua amica Lorella Cuccarini, invece, comincia nove anni dopo dall’esordio in Fininvest, con Buona Domenica, seguito da Paperissima e Trenta ore per la vita.
Dopo anni di successo intramontabile, Marco Columbro comincia ad avere problemi di salute preoccupando davvero tutti: ecco cosa gli è successo.
Marco Columbro, dal successo al dramma: ecco cosa è accaduto
Ospite di Oggi è un altro giorno, programma di Serena Bortone sostituito recentemente da La volta buona di Caterina Balivo, Marco Columbro qualche tempo fa ha voluto ripercorrere la sua carriera e quella fase di vita davvero dolorosa che lo ha cambiato per sempre: l’ictus che lo ha colpito nel 2001.
In quel periodo Marco era impegnato con la serie televisiva “Ugo” e cominciò ad avvertire dei malesseri psico fisici.
Nel dettaglio, il conduttore spiegò: “Furono mesi di arrabbiature, la pressione mi salì alle stelle. Cominciai a soffrire di mal di testa fortissimi, ma pensavo alla sinusite. In quello stato andai a trovare mio padre ricoverato a Viareggio, senza sapere di avere già un’emorragia cerebrale. Tre giorni dopo a Biella per una conferenza di geometria sacra mi sentii male: feci in tempo sdraiarmi sul letto e mi risvegliai il 24 dicembre”.
In una lunga intervista rilasciata a Il Giornale, Marco spiegò cosa successe dopo: “Grazie a quell’emorragia, infatti, scoprirono che nel mio cervello covava qualcosa di ben più grave. Un aneurisma. Come dinamite pronta a esplodere. Me ne liberarono e mi salvarono la vita”.