Chiara Ferragni è finita nei guai per il caso del pandoro Balocco: nuove accuse arrivano ora e si parla addirittura del carcere.
L’influencer e imprenditrice digitale è finita al centro dello scandalo per le accuse dell’Antitrust e la multa da 1 milione di euro. Il caso pandoro Balocco ha quasi distrutto l’immagine dell’imprenditrice digitale, ma nuovi guai sono all’orizzonte e si parla addirittura di carcere: ecco cosa sta accadendo.
Chiara Ferragni è finita al centro dello scandalo per il caso del pandoro Balocco e la finta beneficenza, ma a quanto pare all’orizzonte appaiono nuovi guai per la bella imprenditrice digitale: ecco cosa è accaduto proprio recentemente. La Procura di Milano ha incaricato la Guardia di finanza di acquisire le carte che hanno condotto l’Antitrust a sanzionare l’imprenditrice e l’azienda Balocco per pratiche commerciali scorrette. L’inchiesta è partita dopo gli esposti di Codacons e Assourt e mette nei guai la beniamina di milioni di fan in tutto il mondo.
Chiara Ferragni e il caso del pandoro Balocco: rischia il carcere
Oltre alle Procure di Milano, Cuneo e Prato però a indagare sul caso pandoro Balocco spunta anche la Procura di Trento. Un numero sempre maggiore di procure che pare stia crescendo proprio a causa degli esposti del Codacons in diverse sedi giudiziarie in Italia. Il procuratore di Milano Eugenio Fusco è chiamato ad accertare se ci sia stata frode in commercio e se questo fosse confermato ci sarebbero quindi sia il reato che gli indagati. Ecco che la Ferragni si ritrova non più solo al centro dello scandalo, ma del rischio che questo possa trasformarsi in un reato con pena il carcere.
La frode in commercio è infatti regolata dall’articolo 515 del codice penale e prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni oltre una multa di 2.064 esito massimo. Questa sarebbe l’ultimo dei pensieri per Chiara che ha già donato come scuse 1 milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino. Al centro della finta beneficenza c’è proprio la struttura alla quale la Balocco ha destinato una somma, ma prima dell’operazione commerciale.
Secondo l’Antitrust la società Fenice srl, che gestisce l’immagine di Chiara Ferragni, ha imposto alla Balocco la linea da seguire per l’operazione di comunicazione. Così come ha fatto anche per il comunicato stampa che spiegava il collegamento tra la donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino e l’acquisto del pandoro.
La società Tbs Crew srl, che si occupa dei social della Ferragni, avrebbe invece fatto credere che la Ferragni fosse parte attiva del progetto benefico. I legali dell’imprenditrice digitale hanno invece fatto sapere che sono pronti a collaborare con i giudici in quanto l’imprenditrice non ha commesso reati.