Buone notizie per chi ha intenzione di sostituire gli infissi di casa. Ecco l’opportunità che si può sfruttare nel 2024.
Il bonus era uscito dalla porta ma, per dirla con una battuta, potrebbe rientrare dalla finestra. A quanto risulta, il governo sta valutando la possibilità di includere finestre, infissi, serramenti, porte e pavimenti nel bonus del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche. Ma per ora la decisione è stata confermata solo parzialmente per il 2024. La novità consentirebbe, almeno ad alcuni contribuenti, di usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura, tutelando al tempo stesso coloro che hanno avviato i lavori entro il 2023. Vediamo tutti i dettagli.
Ricordiamo che il decreto Superbonus ha limitato l’accesso al bonus del 75% agli interventi relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. E dal 1° gennaio sono aboliti il meccanismo di cessione del credito e lo sconto in fattura: al loro posto c’è la possibilità di ottenere una detrazione Irpef in 5 rate annuali entro il 31 dicembre 2025. Ma tale restrizione non si applica ai condomini e ai proprietari di villette con Isee inferiore a 15.000 euro, né alle famiglie con membri disabili, a coloro che hanno presentato l’asseverazione tecnica prima del 29 dicembre oppure (ove non richiesta) hanno già avviato i lavori o versato un acconto.
In ogni caso, la partita non è ancora chiusa. Non si esclude un’estensione della possibilità di ottenere benefici fiscali per tutti i tipi di interventi contro le barriere architettoniche, mantenendo lo sconto in fattura e la cessione del credito per le categorie già previste nel decreto. Per far quadrare i conti, si sta valutando l’ipotesi di estendere la detrazione a dieci anni e ridurre al 50% dell’importo detraibile, con asseverazione tecnica obbligatoria.
Quanto al Superbonus, si fa strada la proposta di concedere più tempo per registrare le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 con un’aliquota del 90% o del 110%, con una soglia di lavori completati ancora da definire, e di ridurre l’aliquota di sconto per i restanti mesi del 2024 dal 70% al 60%.
In alternativa, si valuta anche la concessione del 110% fino a tutto il 2025 per le famiglie colpite da alluvioni o con figli gravemente disabili, o ancora un aumento a 25.000 euro del tetto di reddito per ottenere il 110%, rendendo tale opzione disponibile anche nel 2024 per i contribuenti con reddito inferiore a 15.000 euro.
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