Sapevi che la pace contributiva può essere la chiave per anticipare la pensione di vecchiaia? Ti spieghiamo come fare!
Con l’entrata in vigore della legge di Bilancio per il biennio 2024-2025, il governo italiano ha reintrodotto la Pace Contributiva. Questa è un’opportunità rivoluzionaria per quei lavoratori che desiderano andare in pensione prima ma che non hanno ancora raggiunto i contributi necessari.
La Pace Contributiva fu introdotta con il Decreto n° 4 del 2019, contemporaneamente a iniziative quali reddito di cittadinanza e quota 100. Questa misura, inizialmente attiva dal 2019 al 2021, aveva lo scopo di consentire a coloro che avevano iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 di colmare il divario contributivo tra il primo e l’ultimo anno di versamento contributi. Con la legge di Bilancio del 2024, la Pace Contributiva è stata riattivata per il 2024 e il 2025, offrendo nuovamente l’opportunità di recuperare contributi vitali.
Chi può beneficiarne e come funziona
La Pace Contributiva è destinata principalmente ai lavoratori con una carriera di tipo contributivo puro. Ad esempio, se hai iniziato a versare contributi prima del 1996, questa misura potrebbe non essere applicabile a te. È concepita per chi ha lacune significative nei contributi necessari per ottenere la pensione di vecchiaia e desidera colmarle per poter andare in pensione prima.
La misura consente ai lavoratori di recuperare fino a 60 mesi di contributi, ovvero cinque anni di contributi utili per la pensione. Tuttavia, è importante notare che questi devono essere periodi completamente privi di contribuzione; non è possibile riscattare periodi già coperti da contributi figurativi o interrotti da situazioni come l’ottenimento della Naspi.
Il calcolo dell’onere da versare è basato sulla retribuzione imponibile degli ultimi 12 mesi di lavoro prima della presentazione della domanda di Pace Contributiva presso l’INPS. L’aliquota contributiva vigente nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) è del 33%. Questa è l’aliquota che si utilizza per quantificare l’onere complessivo. Il pagamento dell’onere può avvenire in unica soluzione o tramite rate mensili, fino a un massimo di 10 anni (120 rate). Questa flessibilità consente ai beneficiari di pianificare i pagamenti in base alle proprie esigenze finanziarie. È cruciale notare che il contribuente può detrarre dalle imposte l’importo versato grazie alla deducibilità della Pace Contributiva.
Insomma, la Pace Contributiva rappresenta un’opportunità imperdibile per chi desidera andare in pensione prima e ha lacune nei contributi necessari. Tuttavia, è fondamentale consultare l’INPS o un consulente previdenziale per ottenere informazioni specifiche sulla propria situazione e massimizzare i vantaggi offerti dalla Pace Contributiva.