Come cambieranno le pensioni nel corso del 2024: ecco l’analisi degli aumenti in arrivo nei prossimi mesi.
Sul finire del 2023 i titolari di trattamento pensionistico hanno potuto beneficiare della rivalutazione del loro cedolino sulla base dell’andamento dell’inflazione. E i primi aumenti si sono visti con la pensione erogata nel mese di gennaio 2024.
Ma l’anno iniziato da poco dovrebbe portare con sé ulteriori incrementi per una importante fascia di pensionati e in conseguenza di una misura inserita nella legge di bilancio approvata nel mese di dicembre. Vediamo di che cosa si tratta e quando questi nuovi benefit dovrebbero arrivare. Ma anche quale potrebbe essere il loro importo.
Aumenti pensioni, che cosa succede nel corso del 2024? Le cifre previste
Il primo mese di riferimento ancora collegato alle rivalutazioni sulla base dell’indice inflazionario è quello di febbraio ma riguarderà solo coloro che non ha già ricevuto gli aumenti a gennaio. In questo caso essi saranno corrisposti insieme agli interessi. Per quanto riguarda invece gli effetti delle manovre fiscali che l’esecutivo a guida Meloni ha attuato, il mese da tenere d’occhio sarà quello di aprile. Facciamo riferimento ad una riforma importante che prevede la riduzione delle aliquote Irpef per come le conoscevamo fino al 2023. Queste passeranno da quattro a tre e questo determinerà anche una revisione degli scaglioni di reddito ad essi associate.
Nella fattispecie a scomparire sarà l’aliquota del 25%: tutti i redditi compresi tra 15 e 28mila euro soggetti a questa imposta Irpef verranno inglobati nella prima aliquota del 23% e questo determinerà un beneficio diretto sulla pensione grazie ad un risparmio del 2% mensile. Tradotto in soldoni, per le pensioni più alte (ovvero quelle da 28mila euro l’anno) si tratterà di ritrovarsi da aprile in poi con 20 euro in più al mese sul cedolino.
E, attenzione, perché è prevista anche l’erogazione degli arretrati a copertura delle prime tre mensilità. Ad aprile dunque si ipotizza un aumento di circa 80 euro mentre nell’arco di un anno si riceveranno 260 euro in più. I tempi di attesa nonostante la manovra già in vigore sono legati al fatto che l’Inps dovrà effettuare tutti i riconteggi, adeguando gli importi alle nuove tre aliquote Irpef.
Chiaramente il beneficio in termini di aumento degli importi sarà proporzionato alla cifra corrisposta mensilmente. Andrà dunque calcolato un risparmio del 2% sulla base della specifica pensione ricevuta. In ogni caso si potrà godere di un maggior importo sull’assegno previdenziale.