Gennaio giunge al termine con un lieve rialzo delle temperature ma a febbraio sembra che il meteo cambierà in modo radicale.
Negli ultimi giorni di gennaio a dominare è l’anticiclone africano battezzato Zeus, in grado di rendere miti persino i giorni della merla. Si tratta per la precisione del 29, 30 e 31 gennaio, che tradizionalmente sono le giornate più fredde dell’anno ma che nel 2024 sono stati più caldi del solito. La situazione è preoccupante ma con febbraio arriveranno dei cambiamenti nel meteo.
Mentre c’è chi spera che l’inverno sia già terminato la realtà è che il gelo recupererà terreno di qui a poco. Dal Nord Europa sono in arrivo venti freddi che si dirigeranno soprattutto verso la zona orientale del continente ma senza escludere delle incursioni anche in Italia. Il blocco anticiclonico si scalfirà a partire dalla fine della prima decade di febbraio riportando a temperature “normali”.
Grazie al ritorno delle correnti fredde e all’interazione con l’anticiclone ritornerà anche una certa dinamicità atmosferica ossia nuove perturbazioni a partire dal versante che si affaccia sul mar Tirreno. In questo momento infatti sul territorio nazionale c’è una stabilità grazie all’alta pressione che porta a giornate assolate che fanno già pensare alla primavera.
Le correnti fredde che si muovono verso l’Europa si avvicineranno prima alla Spagna, per poi avanzare a cuneo verso l’Italia. I primi quattro giorni di febbraio saranno miti come la fine di gennaio ma i primi cambiamenti si inizieranno a vedere subito dopo. L’alta pressione inizierà a cedere verso l’8 febbraio ma la rivoluzione vera e propria si osserverà verso il 12-13 febbraio.
Per ora è difficile dire quali zone saranno colpite da precipitazioni ma le aree costiere dovrebbero essere fra le prime a vedere la bassa pressione. Questo discorso vale per il Nord e il Centro Italia, dove si prevede anche che il mar Ionio si mostrerà agitato verso la metà del mese. Sulle isole e al Sud gli effetti di questa nuova ondata di freddo dovrebbero invece essere più contenuti.
Le nevicate saranno più probabili in montagna ma non è escluso che possano presentarsi anche a bassa quota. Pur con la rivoluzione in arrivo le temperature rimarranno al di sopra della media stagionale per buona parte del mese. A livello di precipitazioni queste nella zona tirrenica rientreranno nella norma, ma resteranno scarse sulle isole.
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