Rischia uno stop alla pensione il contribuente che mancherà l’appuntamento con l’invio all’INPS di un modello fondamentale.
Un documento da inviare entro febbraio, pena lo stop alla pensione. Che cosa sta succedendo? Alcuni pensionati italiani sono in evidente difficoltà con gli adempimenti burocratici richiesti dall’INPS. Per non essere penalizzati devono tuttavia stare molto attenti alle scadenze e agli obblighi formali stabiliti dall’istituto. Ci sono pensionati che non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ma che devono fare i conti con un altro adempimento obbligatorio.
Non presentano la dichiarazione i pensionati che godono di trattamenti collegati a situazioni di invalidità o di supporti reddituali. Vale a dire coloro che ottengono dallo Stato integrazioni al trattamento minimo o delle maggiorazioni sociali.
Lo stesso vale per chi ottiene la quattordicesima o assegni per il nucleo familiare. Quindi per chi presenta il 730 o il modello REDDITI PF ma possiede anche altri redditi che non vanno indicati in dichiarazione. L’obbligo si estende ai titolari di pensioni estere o di reddito da lavoro autonomo.
Lo stop alla pensione può dunque coinvolgere una platea abbastanza ampia. E qual è il modulo da inviare? Si tratta del modello RED: un modulo con cui il pensionato deve comunicare all’INPS eventuali variazioni reddituali che potrebbero incidere sul trattamento previdenziale. Nel modello bisogna comunicare anche i redditi dell’eventuale coniuge. Solo a fronte dell’invio del modulo l’INPS può pagare l’importo esatto della prestazione spettante.
In questi giorni si è riaperta la campagna RED, che impone a determinati pensionati l’obbligo di comunicare variazioni reddituali. La documentazione va inviata all’INPS entro la fine del mese di febbraio. Dimenticare l’adempimento può avere conseguenze parecchio spiacevoli.
In pratica, chi non manda all’INPS il modello entro il 29 febbraio 2024 può anche rischiare di perdere l’assegno pensionistico. L’adempimento va espletato per via telematica. Bisogna dunque interfacciarsi con il sito istituzionale dell’INPS.
Gli interessati possono provvedere all’invio autonomamente o rivolgersi a un intermediario autorizzato, sia esso un CAF, un patronato o un sostituto d’imposta. Per fare da soli, basterà collegarsi all’area riservata del sito, con lo SPID e le sue credenziali di livello 2. Oppure si può utilizzare la Carta di identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi.
INPS non invia alcuna richiesta ai titolari di pensione residenti in Italia. Di norma, invece, recapita una lettera di sollecito a coloro che nell’anno precedente dovevano presentare il RED ma non l’hanno fatto.
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