L’immediato futuro potrebbe riservare delle grandi gioie al campione altoatesino, che ha un vantaggio rispetto agli avversari
I più distratti – o semplicemente quelli che non conoscono ancora a fondo il meccanismo col quale si aggiorna, settimana dopo settimana, la classifica mondiale dell’ATP – sono rimasti increduli. Com’è possibile, sostenevano, che pur avendo vinto gli Australian Open, Jannik Sinner sia rimasto in quarta posizione nel ranking? Ovviamente non si tratta di un complotto internazionale ai danni di uno dei futuri dominatori del tennis mondiale, quanto dell’esistenza di regole specifiche che valgono per tutti.
Nell’assegnazione dei punti dopo ogni singolo torneo, conta prioritariamente, per ciascun tennista, il piazzamento ottenuto l’anno precedente nella stessa competizione. Questo significa ovviamente che un Novak Djokovic, che avrebbe dovuto ‘difendere’ i 2000 punti assegnati lo scorso anno per la vittoria a Melbourne (nella stagione ancora precedente, il 2022, il serbo non era stato ammesso in Australia), è calato di 1200 punti nel ranking. Questo perché il suo cammino si è arrestato in semifinale.
Allargando il discorso ai rivali che precedono il talento altoatesino in classifica, Carlos Alcaraz si trova ora decisamente più vicino a Djokovic dopo Melbourne. Questo perché, non avendo giocato l’edizione 2023, ha guadagnato i 400 punti dei quarti di finale senza perderne nessuno. Prima del torneo lo spagnolo aveva 8855 punti, ora ne ha 9255.
Nonostante la vittoria Sinner non è riuscito a superare in classifica Medvedev, perché il russo nel 2023 si era fermato al terzo turno: raggiungendo la finale quest’anno, ha comunque guadagnato diversi punti. Sufficienti a mantenere un margine, che però si è assottigliato, nei confronti dell’azzurro. Il quale, a sua volta, ha incamerato diversi punti in più, avendo migliorato il risultato ottenuto 12 mesi prima, ovvero gli ottavi di finale.
Sinner, il futuro è roseo: l’azzurro prepara il sorpasso
Attualmente il ranking ATP recita, elencando le posizioni dal primo al quarto posto: Novak Djokovic 9855, Carlos Alcaraz 9255, Daniil Medvedev 8765, Jannik Sinner 8310. La distanza non solo tra il nativo di San Candido e il russo, ma anche tra il primo e la coppia di testa, si è assottigliata. E nell’immediato futuro Jannik potrà avvalersi di un potenziale vantaggio non da poco, che dovrà essere bravo a sfruttare.
Nelle prossime settimane – per comodità guardiamo a cosa potrà accadere fino a Wimbledon – Sinner deve difendere meno della metà dei punti di Carlos Alcaraz e circa 2000 punti in meno rispetto a Medvedev. Questo perché lo spagnolo e il moscovita avevano vinto diversi tornei all’inizio dello scorso anno, a differenza di Jannik.
Entrando nel dettaglio, l’azzurro deve difendere solamente 2950 punti fino ai Championships: basterebbe continuare sulla falsariga di quanto fatto da ottobre ad oggi per probabilmente, intanto, scippare la terza piazza alla sua ex bestia nera. Se poi, sempre non volendo primeggiare a causa delle disgrazie altrui, Nole dovesse steccare al Roland Garros e Carlitos non ripetersi a Londra… chissà dove potrebbe arrivare Jannik. Magari in cima al mondo…