Le vincite nei giochi a premi e negli show televisivi sono costituite da gettoni d’oro. Ma quale guadagno assicurano in realtà? Scopriamolo.
Dal 1955, il pagamento dei giochi a premi e dei quiz televisivi non avviene in euro ma in gettoni d’oro. Non tutti, però, sanno che in questi casi il vincitore è notevolmente svantaggiato perché il valore di un gettone d’oro è molto diverso da quello che ci si potrebbe aspettare. Ma quanto vale esattamente un singolo gettone?
Ci sono diversi dettagli in merito che andrebbero chiariti, perché c’è ancora molta confusione sull’argomento e spesso tendono a svilupparsi credenze senza fondamento. Addentriamoci dunque nella questione.
Innanzitutto, sul premio, l’emittente televisiva trattiene l’IVA al 22%. Questo significa che su una vincita di 100 mila euro, si percepiscono circa 82 mila euro. Da tale somma, poi, va detratto un ulteriore importo, corrispondente al calcolo che viene effettuato con il cambio dei gettoni d’oro in banconote.
Il vincitore, infatti, riceve dal Banco Metalli l’esatto conteggio del numero dei gettoni spettanti e ha due opzioni:
Nel caso in cui scelga la seconda possibilità, spetta al vincitore decidere in che modo e quando cambiare i gettoni d’oro in soldi. È importante, però, sapere che il valore dell’oro non è fisso, ma varia nel tempo. Per questo motivo, è opportuno effettuare il cambio quando la quotazione è maggiore.
Attualmente, le vincite in gettoni d’oro sono molto remunerative, perché il prezzo dell’oro è molto elevato (al 16 gennaio 2024 era pari a 60,25 euro al grammo). Se si considera che ciascun gettone è realizzato in oro 18 carati (cioè presenta 750 parti di oro su mille) e ha un peso compreso tra gli 8 e i 10 grammi, ogni moneta, vale circa 450 euro.
Ricordiamo, infine, che il TUIR stabilisce che ai premi e alle vincite si applica l’imposta in base al principio di cassa e per l’intero importo, senza alcuna deduzione. Si tratta di redditi soggetti a ritenuta alla fonte, le cui aliquote sono fissate stabilite dall’art. 30 del D.P.R. n. 600/1973.
In particolare, per i montepremi di lotterie, tombole, pesche e banchi di beneficenza autorizzati l’aliquota corrisponde al 10%; per i premi dei giochi degli spettacoli radio-televisivi, la ritenuta a titolo d’imposta è pari al 20%. Per tutte le altre tipologie di vincite, infine, l’aliquota della ritenuta ammonta al 25%.
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