Sta per arrivare una nuova mazzata sui mutui che peserà sulle famiglie nei primi mesi del 2024. Come funziona questa batosta?
Non è un bel periodo per accendere un mutuo. Tantissime famiglie stanno soffrendo a causa di continue mazzate sui mutui. Una situazione già sperimentata nei mesi precedenti, a causa dell’aumento vertiginoso dei tassi di interesse, che hanno messo in difficoltà migliaia di italiani che hanno acquistato una casa. Nei mesi prossimi si aprirà uno scenario ancora più drammatico.
Sarà un 2024 difficile per chi vorrebbe accendere un mutuo o per chi lo ha già fatto. Le previsioni sono catastrofiche perché gli italiani vedranno un nuovo aumento dei tassi di interesse. In casi come questi la surroga dei mutui è una possibilità che tante famiglie avevano, ma esistono dei mutui che non si possono surrogare secondo la normativa italiana. Vediamo cosa è la surroga e in quali casi non si può effettuare.
Surroga dei mutui, cos’è e quando non si può fare
La surroga o surrogazione è un diritto previsto dalla legge italiana e consiste nella sostituzione di un mutuo non ancora restituito all’istituto di credito. In pratica chi ha un debito può trasferire il mutuo a suo carico ad un’altra banca, che offre tassi di interesse più bassi rispetto all’altra banca o istituto di credito. Tuttavia, ci sono casi in cui gli italiani non possono farlo, anche se hanno ricevuto una vera e propria mazzata.
La banca o l’istituto di credito non si può opporre alla richiesta di surroga da parte del debitore e, inoltre, non può chiedere nessun costo, perché non prevede costi a carico di chi accende il mutuo. Le spese infatti sono a carico della nuova banca che accoglierà la richiesta, però la nuova banca può rifiutare il trasferimento del mutuo. Ci sono dei motivi per cui può farlo. Ad esempio quando si tratta di mutui inferiori a 50 mila euro, perché non è un’operazione economicamente conveniente per la banca.
Un altro motivo è la scadenza del mutuo e il caso di reddito privo di garanzie, come nell’esempio del mutuatario che ha cambiato lavoro e ha un reddito più basso, oppure se è una persona che ha una storia creditizia negativa, nel caso che sia insolvente o moroso. Altri motivi sono legati al deprezzamento del valore dell’immobile, rate insolute o tassi generali troppo bassi.
In questi casi è lecito che la banca non voglia accollarsi questi mutui. Poi ci sono i mutui 100% per la casa e altri casi dove le banche decidono calcolando il LTV (Loan to Value), che è il rapporto tra il finanziamento richiesto e il valore della casa ipotecata. Se il valore dell’immobile è inferiore al mutuo, la banca può non accettare la richiesta di surroga.