Lutto tremendo nel mondo del calcio, dolore fortissimo per i tifosi di una Big: si è spenta una leggenda del club
Dramma improvviso nel mondo del calcio, e in particolare nel cuore caldo della tifoseria di una Big di livello internazionale. Un lutto doloroso ha colpito uno dei club più importanti al mondo. In un momento di grande gioia, di concentrazione assoluta per una stagione che sta regalando, ancora una volta, importanti soddisfazioni a un intero popolo, è arrivata la notizia tremenda che nessuno avrebbe mai voluto sentire.
Fiumi di lacrime e commozione nel mondo del calcio spagnolo in queste ore. A lasciarci a causa di un brutto male con cui conviveva da tempo non è stato infatti un ex calciatore qualunque, un personaggio di poco conto nella storia dello sport più amato in Europa, bensì uno dei più grandi nel suo ruolo, un portiere entrato nella leggenda del calcio grazie al suo ciclo all’interno del Real Madrid.
Prima ancora di Keylor Navas o Iker Casillas, solo un portiere era entrato davvero nel cuore di tutti i tifosi del più blasonato club del mondo: Miguel Angel Gonzalez, una vera bandiera per le merengue, legato alla squadra di Madrid praticamente per tutta la sua carriera. O meglio, per tutta la sua vita, terminata prima del previsto a causa di una malattia letale con cui stava combattendo ormai da molto tempo.
Classe 1947, Miguel Angel Gonzalez ci ha lasciati all’età di 76 anni, ucciso dalla Sla. A confermarlo è stato lo stesso Real Madrid attraverso un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito e rilanciato su tutte le piattaforme social il 6 febbraio.
La società ha voluto stringersi pubblicamente attorno alla sua famiglia in un momento di grande dolore, segnale inequivocabile del legame che l’ex estremo difensore era riuscito a costruire con una maglia che per lui era molto di più della maglia di una squadra di calcio: era la sua pelle, era la sua vita.
D’altronde, non è da tutti poter vantare diciotto stagioni da giocatore con uno dei club più blasonati al mondo. Diciotto lunghe annate in cui, dal 1968 al 1986, Miguel Angel riuscì ad alzare numerosi trofei di prestigio, tra cui due Coppe Uefa, ben otto campionati spagnoli, cinque Coppe di Spagna e anche una Coppa di Lega.
Talento straordinario e carisma da vendere, fu anche grande protagonista con la maglia della Spagna, con 18 apparizioni e la partecipazione a due Mondiali, quello di Argentina 1978 e quello di casa, Spagna 1982. Dopo aver appeso i guantoni al chiodo, aveva continuato la sua avventura nel mondo del calcio come dirigente e allenatore dei portieri, continuando con grandissimo impegno a difendere un solo colore: quello bianco del suo Real.
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