Non è mai facile essere capitano in una piazza caldissima, ma quello dei giallorossi alla fine della partita si è sfogato contro i tifosi
Il rapporto con i tifosi non è mai facile, soprattutto quando parliamo di piazze molto calde e c’è un capitano che conosce benissimo l’ambiente, perché ci è nato. Lo sta scoprendo sulla sua pelle anche Daniele De Rossi che per la prima volta nella vita allena la Roma.
Una scommessa che ha accettato subito e senza nessun tentennamento. Sa bene lui per primo che i Friedkin hanno preferito puntare su una soluzione che mettesse d’accordo tutti e in effetti il suo ritorno a Trigoria è stato salutato con entusiasmo.
Lo stesso che ha messo l’ex capitano, alla prima vera occasione nella sua nuova carriera da allenatore. Come ha più volte ripetuto anche negli ultimi giorni, per uno come lui che nella Roma è cresciuto e ce l’ha tatuata sulle pelle è più facile capire certe dinamiche.
Sa bene che il popolo giallorosso non ha bisogno di grandi stimoli per concedere il suo affetto e il suo abbraccio alla squadra. Ma allo stesso modo deve essere ripagato con la stessa moneta, che significa semplicemente dare tutto in campo.
In parte lo abbiamo visto anche contro l’Inter, che ha fatto la differenza con i suoi singoli ma almeno per un tempo è stata messa sotto dalla Roma. Il prossimo esame si chiama Feyenoord in Europa League e c’è una stagione da chiudere in maniera brillante, non perdendo il treno che porta di nuovo nelle coppe.
Scoppia il caos, il capitano giallorosso attacca i tifosi: dichiarazioni di fuoco a fine partita
De Rossi però è il primo a conoscere bene tutti i rischi di una piazza che si esalta facilmente e altrettanto facilmente si deprime. Per questo nei suoi discorsi alla squadra e alla stampa ha spiegato che lui è lì anche per fare da termometro. Chi è già passato più volte da certe situazioni sa anche come uscirne senza farsi male.
Lo stesso discorso che sta vivendo un’altra calda piazza giallorossa, molti chilometri più a sud. Perché finalmente la scorsa estate il Catanzaro ha ritrovato la strada per la Serie B e le società è stata molto attenta sul mercato. Non ha svenduto i suoi big e con poche mosse intelligenti ha rinforzato il gruppo.
Così non è un caso che oggi la squadra di Vivarini viaggi al sesto posto in classifica, appena sotto il Palermo. Finora ha fatto meglio di realtà più blasonate e formazioni allestite per puntare sulla Serie A, a cominciare dalla Sampdoria. Eppure però ai tifosi sembra non bastare.
Lo abbiamo visto anche nell’ultimo turno di campionato contro l’Ascoli. I calabresi si sono ritrovati in svantaggio fino a pochi minuti dalla fine prima di ribaltare la partita a vincere 3-2. Nella rete del pari e soprattutto in prima persona per quella del definitivo vantaggio c’è la firma di Pietro Iemmello, capitano non a caso.
Uno che ha segnato più volte in Serie A, anche reti decisive come la doppietta contro l’Inter con il Sassuolo oppure il gol contro il Milan per la vittoria Benevento. Ma anche un catanzarese doc che nel gennaio 2022 dopo aver girato l’Italia del calcio (con una puntatina al Las Palmas) ha deciso di tornare a casa.
Dopo la rete che ha fatto esplodere lo stadio, la corsa a perdifiato verso la Curva Capraro. E poi in sala stampa una dichiarazione piccata: “Quel gesto è dovuta al fatto che sull’1-2 per l’Ascoli solo la Curva ci stava sostenendo. Il resto dello stadio mugugnava nei confronti di una neopromossa che sta facendo un campionato del genere. La Curva è l’unica che ci sostiene anche quando le cose vanno male”. Un messaggio chiaro per tutti che apre anche un fronte polemico.