L’articolo 3 della Legge 104 e l’Assegno Unico d’Inclusione sono compatibili? Oppure l’uno esclude l’altro? Facciamo chiarezza.
L’Assegno Unico d’Inclusione è uno strumento di sostegno economico per cittadine e cittadini italiani che versino in condizioni di temporanea o permanente difficoltà. Tra le agevolazioni, prevede anche il diritto ad una maggiorazione della quota spettante in presenza di figli con disabilità a carico del percettore.
In questo caso, dunque, per ottenere la maggiorazione dell’Assegno Unico occorre anche soddisfare i dettami della Legge 104? Nell’ordinamento italiano, la Legge 104, promulgata il 5 Febbraio 1992, stabilisce i principi normativi in tema di diritti, d’integrazione sociale e di assistenza delle persone disabili. A tutti gli effetti, può essere considerata uno dei principali – se non il principale – punti di riferimento normativo in merito.
In particolare, ai commi 1 e 3 dell’articolo 3 esplicita le modalità e le conseguenze del riconoscimento degli handicap non gravi (comma 1) e degli handicap contraddistinti da una connotazione di gravità elevata (comma 3). Dunque la normativa relativa all’Assegno Unico è in stretta correlazione con la Legge 104? In altre parole: occorre soddisfare i requisiti di entrambe per ottenere la maggiorazione dell’Assegno?
Esplicitiamolo chiaramente: non vi è alcun rapporto di correlazione tra le due norme. Per ottenere il riconoscimento del diritto alle maggiorazioni dell’Assegno Unico previste in presenza di figli con disabilità, non occorre fare alcun riferimento alla Legge 104. Ma c’è un “però”: ovvero i due aspetti, ovvero da un lato la presenza di un figlio disabile a carico e dall’altro il grado di disabilità del figlio, incidono effettivamente sull’importo dell’Assegno.
In relazione ai figli, l’Assegno Unico viene riconosciuto per ogni figlio nato a partire dal settimo mese di gravidanza e, in caso di disabilità, prevede ulteriori agevolazioni e sostegni. La maggiorazione prevista con il Decreto Semplificazioni Fisco del 2022 per le famiglie con figli disabili corrispondeva all’importo extra di 120,00 Euro. Dopodiché, nel 2023 la Legge di Stabilità ha reso la misura strutturale ed esplicitato che la maggiorazione varia in base al livello di disabilità del figlio.
Per il 2024, dunque a partire dallo scorso primo di Gennaio, le maggiorazioni previste partono quindi da un minimo di 96,86 Euro per i livelli di disabilità media; dunque una fascia intermedia con maggiorazione pari a 108,24 Euro per le disabilità gravi; ed infine pari a 119,62 Euro per i casi di non autosufficienza. L’Ente erogatore dell’Assegno è l’INPS: per maggiori approfondimenti ed informazioni, dunque, è consigliabile rivolgersi direttamente all’Istituto.
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