La quattordicesima INPS sulla pensione non spetta proprio a tutti dal momento che sono necessari alcuni requisiti. Scopriamo insieme quali.
Non tutti sanno che la quattordicesima INPS non viene erogata sempre ai pensionati. Per avere accesso all’emolumento, infatti, sono necessari specifici requisiti di cui è bene essere a conoscenza. Essi infatti sono essenziali e in loro assenza si perde il diritto alla mensilità aggiuntiva.
Generalmente viene versata durante il mese di giugno di ogni anno, in occasione dell’estate. Ciò detto, però, vale la pena conoscere quali sono le condizioni che rientrano tra quelle previste dalla legge. Senza dubbio, si tratta di informazioni preziose che vale la pena approfondire e che riguardano in particolare i pensionati così come alcune categorie di lavoratori.
Non tutti i pensionati hanno diritto alla quattordicesima, ossia alla mensilità aggiuntiva erogata solitamente durante il mese di giugno. Difatti, ci sono delle condizioni che consentono l’accesso alla misura in esame che dunque vale la pena conoscere.
Tanto per cominciare, bisogna dire che la quattordicesima mensilità spetta solo a determinati soggetti che risultino in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Essa infatti non scatta in automatico al compimento dei 62 anni di età, come molti pensano. In realtà, è erogata ai pensionati che abbiano compiuto i 64 anni di età e che siano titolari di un reddito complessivo individuale non superiore ai 15.563,86 euro e cioè pari a 2 volte il trattamento minimo annuale.
Nello specifico, tra i beneficiari ci sono coloro i quali siano titolari di pensione di vecchiaia, pensione anticipata, ex pensione di anzianità, pensione ai superstiti, pensione di invalidità ordinaria e inabilità.
In questi casi, dunque, la somma aggiuntiva viene erogata in maniera automatica e senza necessità di presentazione di una apposita domanda. Chiaramente l’importo può variare in base ai contributi posseduti come anche al reddito. In particolare, con reddito fino a 11.672,90 euro e fino a 15 anni di contributi, se lavoratori dipendenti, e fino a 18, se lavoratori autonomi, ai pensionati spettano 436,80 euro. Mentre, spettano 546 euro ai pensionati con reddito annuo fino a 11.672,90 euro, con anzianità contributiva compresa tra i 15 e i 25 anni. Ancora, l’importo sale a 655,20 euro per i pensionati con reddito annuo fino a 11.672,90 euro e con più di 25 anni di contributi.
Per quanto riguarda, invece, i pensionati titolari di un reddito compreso tra gli 11.672,90 euro e i 16.067,86, essi hanno diritto a 336 euro, in presenza di 15 anni di contributi, nel caso dei lavoratori dipendenti o 18 se lavoratori autonomi. L’importo aumenta fino a 420 euro, se il pensionato possiede tra i 15 e i 25 anni di contributi, se lavoratore dipendente, o tra i 18 e i 28 anni, se lavoratore autonomo. Infine, spettano 504 euro se in possesso di oltre 25 anni di contributi, se lavoratore dipendente, o di più di 28 anni di contributi, se lavoratore autonomo.
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