Tra i contribuenti italiani è allarme per la “valanga di avvisi” da parte dell’Agenzia dalle Entrate. Ecco cosa c’è dietro.
Molti di noi si sono dimenticati dell’annus horribilis 2020, con la pandemia, i lockdown e tutti i loro spiacevoli strascichi. Ma l’Agenzia delle Entrate no. E proprio ora, a quanto pare, sta mettendo sotto torchio i contribuenti che in quell’anno d’imposta avrebbero commesso svariate irregolarità.
In questi giorni dall’AdE stanno fioccando migliaia di lettere di compliance. Destinatari tutti quei cittadini che avrebbero omesso di indicare una parte (anche consistente) dei loro redditi percepiti nel corso, per l’appunto, del 2020. Non a caso la sezione “l’agenzia scrive” dell’area riservata del sito dell’Agenzia ieri è andata in tilt: è indispensabile accedervi per la verifica analitica dei dati alla base delle segnalazioni.
Nelle comunicazioni ai soggetti interessati l’ente segnala possibili anomalie riferite a redditi da lavoro, assimilati, da lavoro autonomo nonché derivanti da contratti di locazione non dichiarati. E fa presente la possibilità – ma solo per alcuni contribuenti – di regolarizzare la propria posizione trasmettendo una dichiarazione integrativa precompilata e corrispondendo le eventuali maggiori imposte che ne risultano con sanzioni ridotte.
È importante precisare che nelle lettere in questione viene genericamente indicato il reddito omesso, mentre accedendo al cassetto fiscale del contribuente, nell’apposita sezione “l’agenzia scrive”, si può visionare il prospetto della comunicazione con il dettaglio dei dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, per individuare con esattezza l’eventuale omissione.
Se il contribuente appura di essere in difetto, può regolarizzare la sua posizione mediante il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando le imposte extra dovute, i relativi interessi e la sanzione per infedele dichiarazione. Come accennato, il servizio di precompilata integrativa è attualmente disponibile solo per alcune tipologie di contribuenti (in linea di massima i lavoratori dipendenti e pensionati). Nel caso però non fosse disponibile la precompilata integrativa, l’Agenzia fornisce comunque all’interessato un prospetto per compilare correttamente la dichiarazione recependo e/o integrando i redditi eventualmente omessi.
Se invece la contestazione risulta infondata, è possibile fornire tutti i chiarimenti del caso e l’eventuale documentazione probatoria attraverso l’apposita sezione presente all’interno del Civis nell’area riservata del sito dell’AdE, o, in alternativa, delegare la pratica al proprio consulente fiscale.
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