Altro momento indimenticabile per Jannik Sinner. Ora possiamo dirlo, ce l’ha fatta: è già ufficiale
In un anno è cambiato tutto. Dodici mesi che hanno rivoluzionato la carriera di un tennista di talento, diventato ora campione con tanto ancora da vincere per la gioia di un’intera nazione che non attende altro che di rivederlo in campo.
Era il 19 febbraio 2023, esattamente dodici mesi fa quando Jannik Sinner affrontava nella finale dell’Atp di Rotterdam quel Daniil Medvedev che, all’epoca, rappresentava per lui un avversario insuperabile. Sempre battuto precedentemente dal tennista russo, Sinner è stato di nuovo sconfitto da Medvedev nell’epilogo della scorsa edizione del torneo olandese che possiamo ora considerare come la tappa iniziale di un percorso di crescita sensazionale.
Già perché un anno dopo, Sinner in finale ci è tornato di nuovo a Rotterdam ma non più come un outsider bensì da campione Slam al recente Australian Open e di Coppa Davis. Due risultati con i quali Jannik ha fatto la storia del tennis italiano che si arricchisce ora di un nuovo capitolo da record. A scriverlo è stato sempre lui poche ore fa.
Sinner da record all’Atp di Rotterdam, nessuno come lui
Di mezzo c’è sempre quel Medvedev che da spauracchio per Jannik è diventato poi una delle sue “vittime” preferite. Dalle sconfitte in serie a un filotto di vittorie contro il russo sconfitto dall’azzurro nelle finali di Vienna e Pechino, in semifinale alle Atp Finals di Torino e nell’indimenticabile epilogo dell’Australian Open.
Sconfitto e, ora, anche sorpassato. Medvedev, infatti, ha dato forfait a Rotterdam da campione in carica per poi rinunciare anche alla difesa del titolo a Doha, torneo in programma la prossima settimana. La mancata conferma dei punti ottenuti nel 2023 dal russo ha dato a Sinner l’opportunità immediata di superarlo in classifica già a Rotterdam.
A Jannik sarebbe bastato arrivare in finale nel torneo olandese. Missione compiuta grazie alla vittoria contro il tennista di casa, Tallon Griekspoor sconfitto 6-2; 6-4 in poco più di un’ora di gioco.
Indipendentemente dall’esito della finale contro De Minaur in programma oggi dalle 15.30, Sinner è già certo di occupare la terza posizione nel ranking Atp. Nessun tennista italiano è arrivato così in alto nella classifica mondiale. Jannik ha ritoccato il suo record, detenuto insieme a Panatta. Entrambi sono arrivati fino alla quarta posizione. Adriano ci è riuscito nel 1976, in un’annata di grazia nella quale ha vinto il Roland Garros, gli Internazionali d’Italia e la Coppa Davis.
In un mese Sinner è diventato il primo tennista italiano a vincere l’Australian Open, quello con la più alta posizione di sempre nel ranking nonché colui, sempre tra gli azzurri, che ha vinto più tornei in carriera. E non è finita qui. Anzi, è appena iniziata..