Il club catalano sta ancora sfogliando la margherita per la scelta del nuovo tecnico per la prossima stagione: l’italiano piace da matti
Gli ultimi giorni di gennaio, più che essere caratterizzati da bombe di mercato, sono passati alla storia per due clamorosi annunci partiti direttamente dalla bocca di allenatori che guidano due tra i più prestigiosi club del Vecchio Continente.
Dapprima era stato Jurgen Klopp a comunicare, tra la sorpresa generale, che alla fine di questa stagione avrebbe lasciato il Liverpool. La decisione ha destato scalpore soprattutto considerando la stagione dei Reds, attualmente capoclassifica in Premier League.
Un analogo annuncio, ma fatto con motivazioni differenti e soprattutto inserito temporalmente in un momento storico ben diverso, è stato poi fatto da Xavi Hernandez, che ha deciso di interrompere il suo rapporto col Barcellona al 30 giugno prossimo.
Se, dopo la comunicazione dell’addio, gli inglesi hanno continuato spediti nella loro marcia verso il titolo – il Liverpool è anche in finale di Carabao Cup – i blaugrana sembrano essersi quasi dissolti.
Lontanissimo dalla vetta della classifica, in preda ad una crisi del reparto difensivo che lo ha portato a subire addirittura tre gol in casa dal Granada, il Barcellona è una barca che non affonda definitivamente solo grazie ad alcuni straordinari solisti.
Uno di questi, Robert Lewandowski, ha tolto le castagne dal fuoco anche a Vigo, nell’ultima di campionato, con un rigore al 97′. Ma il giocattolo, è evidente, ormai si è rotto.
Rivoluzione Barcellona, c’è il nome del nuovo allenatore
La dirigenza blaugrana e il presidentissimo Laporta stanno vagliando diverse piste per il dopo Xavi. Come riferito dal portale ‘Don Balon’, le quotazioni dei prestigiosi nomi fatti inizialmente sarebbero ormai in ribasso.
Questo perché, cavalcando un’indiscrezione riportata dal giornalista Fabrizio Romano, il candidato forte sarebbe stato trovato. È italiano, è innovativo, è amato dal suo attuale pubblico, ma soprattutto piace a Deco, l’ex stella blaugrana oggi Ds del club.
I profili dello stesso Klopp, di Luis Enrique, di Thomas Tuchel e di Hansi Flick, per quanto di grido, non avrebbero avuto lo stesso riscontro che Roberto De Zerbi avrebbe invece incontrato presso la dirigenza del Barcellona.
Le sue idee tattiche hanno conquistato ‘gli uomini del presidente’: quelli che dovranno assumersi la responsabilità di affidare l’incarico ad una nuova figura. Portatore di una filosofia di gioco che ben si sposa con la mentalità offensiva tipica della scuola barcellonista, l’ex allenatore del Sassuolo prenderebbe probabilmente il primo aereo per la Catalogna, se potesse.
Uno degli ostacoli al suo passaggio in Spagna potrebbe essere l’esistenza della solita clausola – pari a 13 milioni – che chiunque voglia strappare De Zerbi al Brighton deve pagare al club inglese. Una grana non da poco, considerando le difficoltà finanziarie dei blaugrana.
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