È scomparso poco più di un anno fa Sinisa Mihajlovic. L’ex grande campione e allenatore serbo ha lasciato un vuoto molto difficile da colmare
Sono trascorsi quattordici mesi o giù di lì dal giorno in cui Sinisa Mihajlovic ha esalato l’ultimo respiro, sopraffatto da una grave forma di leucemia che non gli ha lasciato scampo. L’ex campione di Sampdoria e Lazio, diventato poi allenatore di primissimo piano, è scomparso circondato dall’amore della sua splendida famiglia.
La moglie Arianna e i cinque figli nati dal loro matrimonio non lo hanno mai lasciato solo. Mihajlovic sognava di invecchiare insieme alla sua amatissima compagna, di veder nascere e crescere i nipoti. “Come un vero patriarca della tradizione serba“, amava ripetere. Un desiderio che purtroppo il destino non gli ha consentito di realizzare.
Il vuoto lasciato dalla scomparsa di Mihajlovic è incolmabile. Di lui restano i ricordi di tanti momenti esaltanti della sua carriera, molti dei quali condivisi con alcuni, pochi, amici sinceri. Rapporti strettissimi che l’ex allenatore serbo aveva coltivato nel corso degli anni.
Tra questi il legame con Roberto Mancini. Insieme all’ex ct della Nazionale italiana Mihajlovic aveva giocato nella Sampdoria prima e nella Lazio poi. Era l’età dell’oro, la Lazio grande e vincente costruita da Sergio Cragnotti che nel 2000 si aggiudicò lo scudetto, il secondo della sua storia. Mihajlovic e Mancini furono due degli artefici di quel trionfo, guidati in panchina da Sven Goran Eriksson.
Mancini, il gesto commovente nei confronti di Mihajlovic: tifosi in lacrime
Qualche anno fa in realtà ci furono delle incomprensioni tra i due, qualche attrito di troppo che non ha compromesso la loro solida amicizia. A darne conferma è proprio la moglie di Mihajlovic, Arianna Rapaccioni, che nel corso di una lunga e struggente intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano Il Messaggero ha svelato un inedito retroscena.
“È vero, con Mancini ci furono dei contrasti ma lui e Sinisa si chiarirono. In più occasioni Sinisa mi rivelò che Roberto era nel suo cuore come altri tre o quattro suoi grandi amici. Lui non è mai mancato accanto a noi quando la morte si stava avvicinando”.
Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 l’ex commissario tecnico azzurro ha dovuto assistere alla scomparsa di due grandi amici come Mihajlovic e Gianluca Vialli. Due perdite molto difficili da accettare, lutti che hanno segnato profondamente Mancini. “Il dolore in certe occasioni non si può descrivere“, ha detto qualche tempo fa.