Dopo il trionfo di Rotterdam, Sinner guarda già avanti agli obiettivi del prossimo futuro: il secondo posto non è più una chimera
Lo sport, come la vita, è fatto di occasioni. E chi sa quello che vuole, chi ha la volontà di raggiungere un obiettivo, e soprattutto chi ha il talento per poterlo fare, le occasioni non se le lascia sfuggire. Solo alcuni, i più grandi, prendono i treni al volo. E Jannik Sinner è tra coloro che non se lo fanno certo ripetere due volte.
Arrivato in Olanda con la certezza che, in caso di vittoria del torneo Abn Amro di Rotterdam avrebbe scavalcato Daniil Medvedev al terzo posto del ranking mondiale, prima del match di secondo turno contro Gael Monfils, l’altoatesino ha scoperto che gli sarebbe bastato approdare in finale per scalzare il russo dal podio della classifica, sebbene in questo caso la matematica avrebbe certificato il sorpasso solo il 26 febbraio.
L’allievo di Simone Vagnozzi non si è fatto minimamente condizionare dalla possibilità di ‘accontentarsi’ di confermare la finale dello scorso anno, quando fu proprio il russo – allora ancora ‘bestia nera’ dell’italiano – a batterlo nell’ultimo atto.
Con una partita attenta, chirurgica, al cospetto del suo grande amico Alex De Minaur, un altro ‘on fire’ nelle ultime settimane’, il nativo di San Candido si è preso anche Rotterdam. Entrando così già dal 19 febbraio nella leggenda del tennis italiano, essendo il primo azzurro a spingersi così in alto nel ranking. Attenzione però, perché la scalata è appena iniziata.
Sinner punta il secondo posto di Alcaraz: primavera ‘bollente’ alle porte
Grazie all’affermazione in terra d’Olanda e alla concomitante (e sorprendente) eliminazione in semifinale di Carlos Alcaraz in quel di Buenos Aires, il divario tra i due tennisti indicati come i futuri dominatori del circuito, si è assottigliato.
Lo spagnolo ha ora meno di mille punti di vantaggio rispetto a Jannik, e già nei prossimi tornei potrebbe materializzarsi un clamoroso e anticipato sorpasso. 9105 sono i punti in classifica del 20enne di Murcia, contro gli 8270 dell’italiano.
Nei prossimi due tornei – ormai è alle porte il Sunshine Double costituito da Indian Wells e Miami – l’iberico dovrà difendere la bellezza di 1360 punti (1000 ad Indian Wells e 360 a Miami) contro i 960 (360 + 600) del neo numero tre del mondo.
Prima dei prestigiosi appuntamenti sul cemento americano però, Carlitos sarà impegnato nell’ATP 500 di Rio de Janeiro, dove dovrà almeno confermare i 300 punti della finale persa nel 2023 contro il britannico Cameron Norrie. Ma non è tutto.
Tra Barcellona e Madrid, Alcaraz dovrà difendere la bellezza di 1500 punti, mentre Sinner, che non partecipò al torneo nella Capitale spagnola lo scorso anno, scarterà appena 90 punti relativi all’ATP 500 della città catalana. L’unico possibile inciampo per l’azzurro potrebbe essere il Masters 1000 di Monte Carlo, dove un anno fa arrivò in finale.
Considerando le acclarate ma relative difficoltà di Sinner sulla terra rossa, è proprio su questa superficie che il talento è chiamato a confermare quei miglioramenti incredibili già certificati sul cemento.
Il torneo di Madrid si svolgerà dal 22 aprile al 5 maggio: per quella data, conti alla mano, Sinner potrebbe già aver superato l’amico-rivale al secondo posto del ranking. E il sogno continua.