Grazie alle detrazioni per lavoro dipendente è possibile beneficiare di una busta paga più alta. Ecco cosa controllare.
Il lavoro ricopre un ruolo davvero molto importante nella vita di tutti noi. Grazie ad esso, infatti, possiamo ottenere il denaro necessario ad acquistare i servizi e i beni volti a soddisfare le varie esigenze personali. Proprio per questo motivo non stupisce che ogni mese tutti i lavoratori attendano con impazienza la busta paga. Ogni datore di lavoro deve consegnare ai propri dipendenti la busta paga al fine di certificare la retribuzione corrisposta e le varie voci che hanno contribuito a determinare l’importo finale.
La busta paga deve essere obbligatoriamente consegnata dal datore al fine di certificare il reddito ottenuto dal lavoratore in un determinato periodo di tempo. Ma non solo, tale documento evidenza le varie ritenute fiscali assistenziali e previdenziali applicate dall’azienda e che concorrono alla determinazione dell’importo netto.
Busta paga più alta per effetto delle detrazioni per lavoro dipendente, ecco cosa controllare
In caso di dubbi sullo stipendio ricevuto, pertanto, vi consigliamo di leggere attentamente la busta paga. In questo modo è possibile capire quali siano le varie voci che portano ad avere una determinata retribuzione e per quale motivo l’importo corrisposto risulta essere, ad esempio, più alto o basso del previsto.
Entrando nei dettagli, per determinare l’importo netto bisogna partire dallo stipendio lordo che comprende il salario base, più eventuali premi o commissioni. A tale importo devono essere sottratte le trattenute previdenziali e fiscali obbligatorie, come ad esempio l’Irpef. Proprio in tale ambito giocano un ruolo importante le detrazioni che permettono di abbattere l’imposta lorda. Tra queste si annoverano le detrazioni per coniuge e famigliari a carico. Vi ricordiamo che sono considerati a carico i soggetti che hanno percepito nell’anno solare di riferimento un reddito inferiore a 2.840,51 euro.
Tale soglia aumenta fino a 4 mila euro per figli di età inferiore a 24 anni. A tal proposito si ricorda che, in seguito all’introduzione dell’assegno unico, a partire dal 1° marzo 2022 le detrazioni per figli a carico spettano soltanto se il figlio ha un’età pari o superiore a 21 anni. In presenza di un reddito complessivo inferiore a 15 mila euro si ha diritto ad una detrazione dall’importo pari a massimo 800 euro. Da non sottovalutare, poi, la voce inerente le detrazioni per lavoro dipendente. Tale valore viene rapportato al numero di giorni in cui il dipendente ha lavorato ed è calcolato nel seguente modo:
- 1955 euro in presenza di un reddito complessivo inferiore a 15 mila euro. In ogni caso l’importo della detrazione non sarà inferiore a 690 euro e a 1380 euro per i contratti a tempo determinato.
- 1.910 + 1.190 x [(28.000 – reddito complessivo)/13.000)] in presenza di un reddito complessivo compreso tra 15 mila euro e 28 mila euro;
- 1.910 x [(50.000 – reddito complessivo)/22.000)] per un reddito complessivo superiore a 28 mila euro e inferiore a 50 mila euro;
- nessuna detrazione per chi presenta un reddito complessivo superiore a 50 mila euro.
Alla fine della fiera, quindi, l’Irpef netta si ottiene sottraendo all’Irpef lorda la somma delle detrazioni per lavoratore dipendente, coniuge e figli. Grazie a tali detrazioni, pertanto, è possibile ridurre la pressione fiscale e beneficiare di una busta paga più alta. Per finire, sottraendo l’imposta netta all’imponibile fiscale si ottiene l’importo netto riconosciuto in busta paga.