Non ci sono buone notizie per i cittadini. Il governo butta via il decreto Salva Spese, il bonus che poteva aiutare gli italiani.
Al senato è stato dato il via libera per il disegno di legge che converte il Decreto Legge “Salva-Spese”. Si tratta della misura che riguarda le agevolazioni fiscali incluse nel settore dell’edilizia, tra cui ovviamente vi è il Superbonus.
A seguito del voto sono stati ottenuti 81 consensi, mentre 48 contrari e solo 4 astenuti. Dopo essere stato esaminato dalla commissione Finanze, il testo è stato portato in Aula senza alcuna modifica rispetto a quello già approvato alla Camera il 31 gennaio. Ma vediamo di che cosa si tratta.
L’obiettivo del Decreto è quello di evitare che gli interventi edilizi non siano completati entro i tempi previsti dalla legge, revocando quindi i benefici che erano stati erogati ai cittadini. Si tratta di una misura che dovrebbe garantire la stabilità di coloro che hanno beneficiato del Superbonus. Questi hanno infatti la necessità di poter usufruire degli incentivi che sono stati offerti dallo Stato senza il timore di vederseli ritirare. Ma non solo, perché l’obiettivo è quello di dare un sostegno mirato alle persone più vulnerabili mediante un contributo che miri a far diminuire gli effetti della riduzione della misura.
Nel Decreto sono state incluse anche disposizioni che mirano a limitare le deroghe al divieto della cessione del credito, al centro di ampi dibattiti successivi all’approvazione del Superbonus. Previsto anche l’obbligo di assicurazione nei confronti del rischio sismico per chi ha avuto la possibilità di accedere al Superbonus in caso di interventi nelle zone colpite da eventi sismici. Dunque sono state introdotte numerose novità che cambiano il quadro rispetto a quella che è senz’altro una delle misure più controverse e discusse della storia della Repubblica italiana.
A seguito della votazione si sono scatenati anche i commenti da parte delle forze politiche che hanno preso parte alla diatriba parlamentare. Secondo Roberto Rosso, senatore di Forza Italia, evitare la revoca dei benefici che sono stati già erogati è stato un passaggio importante. Invece il Partito Democratico ha risposto con Michele Fina, il quale ha aspramente criticato il governo Meloni per via di una propaganda eccessiva sul Superbonus.
Il senatore ha infatti definito il decreto “un pasticcio”. Il decreto include inoltre anche alcuni passaggi che aiutano a semplificare le procedure burocratiche. Questo dovrebbe garantire una maggiore trasparenza nell’erogazione degli incentivi.
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