Tornano a tremare gli italiani a causa delle bollette. Da aprile saliranno nuovamente e c’è una voce in più da pagare: la situazione.
Gli italiani tornano a tremare per un nuovo boom del costo delle bollette di luce e gas. La stangata è prevista per il mese di aprile ed è spuntata fuori dopo l’ultimo documento pubblicato da Arera. Al suo interno sono riportati i calcoli delle minusvalenze potenziali del gas e la cifra che ne esce fuori è di 4,795 miliardi di euro. Per tutti i consumatori italiani è quindi importante capire la valenza di questi dati. Tutti abbiamo ben a mente quando nell’estate del 2022, in piena emergenza energetica sono state fatte corse agli approvvigionamenti per l’inverno.
In quel periodo i prezzi del metano erano cresciuti a dismisura, passando da 20 a 350 euro al Megawattora. I depositi di gas erano stati riempiti fino al 90%, una scorta sicuramente rassicurante ma che è costata molto. Ora le quotazioni sono scese e la differenza tra quanto pagato e quanto incassato finirà nelle bollette degli italiani. Il cambiamento dovrebbe avvenire a partire dal prossimo 1° aprile, quando entrerà in vigore la cosiddetta “Neutrality Charge”. Tutti gli italiani dovranno quindi essere a conoscenza di questa nuova tariffa da pagare.
Bollette, aprile amaro per gli italiani: la stangata arriva dalla “Neutrality Charge”
La minusvalenza derivante dall’acquisto di gas per il riempimento degli stoccaggi nel 2022 sta per avere un impatto significativo sulle bollette energetiche. Questo termine economico indica la differenza negativa tra il valore del gas acquistato e il suo valore attuale sul mercato. Il Gestore dei Servizi Energetici si è incaricato di questa operazione, fornendo parte del gas naturale immagazzinato agli operatori di mercato. Secondo il documento di Arera, sono stati acquistati 30,7 milioni di MWh di gas, di cui 14,6 milioni di MWh sono stati ceduti tramite procedure competitive.
Di questi 10,5 milioni di MWh sono già stati consegnati e fatturati. Allo stesso tempo a causa della stabilizzazione del mercato del gas e del conseguente calo dei prezzi, è improbabile che Snam e GSE riescano a rivendere il gas al prezzo originario, o anche vicino ad esso. La differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rivendita, pari a circa 4,8 miliardi di euro, finirà quindi nella “Neutrality Charge”.
Questa tariffa è destinata a coprire i costi derivanti dal servizio di riempimento degli stoccaggi di ultima istanza e sarà applicata alla rete nazionale di trasporto dell’energia. Secondo l’Arera, la Neutrality Charge entrerà in vigore il 1° aprile 2024. Si tratta di una componente aggiuntiva della tariffa di trasporto, calcolata in base al volume di gas trasportato. Il valore previsto è di 0,0232 euro al metro cubo, corrispondente a 2,1908 euro al MWh.
Ovviamente questa andrà ad impattare sulle bollette energetiche degli italiani, con un aumento dei costi che appare sempre più possibile. È probabile che molte persone cercheranno di comprendere come compensare questa spesa aggiuntiva e se esistono alternative per mitigarne gli effetti sulla propria economia domestica. La situazione richiede quindi una valutazione attenta, specialmente per quanto riguarda enti regolatori e consumatori.