Spunta una procedura fondamentale per l’Assegno Unico, se non la esegui perdi 175 euro al mese: sono diversi i cittadini che la sottovalutano.
Il 2024 ha portato diverse novità anche per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale. Nell’ultimo anno a godere di questo beneficio ci hanno pensato 5,5 milioni di famiglie con circa 8 milioni di figli a carico.
A regolare l’erogazione di questo beneficio ci ha pensato il Decreto Legislativo 230/2021 secondo il quale il sostegno deve venire incontro al crescente dato legato all’inflazione. Le attuali quote variano da 54 euro al mese per figlio, indirizzato a tutte le famiglie che hanno un ISEE superiore a 43.240 euro, fino a 189,2 euro per famiglie con un ISEE fino a 16.215 euro.
Come accaduto nell’ultimo anno il rinnovo del beneficio è automatico, ma c’è un’operazione che non bisogna assolutamente sottovalutare. Stiamo parlando del rinnovo dell’ISEE che servirà per segnalare allo Stato Italiano le eventuali variazioni di reddito. La domanda va presentata solamente la prima volta, vale a dire alla nascita del figlio. Per mantenere l’importo costante nel tempo è necessario però dichiarare la propria condizione reddituale. L’operazione è quindi fondamentale, con i cittadini che seguendo questi passaggi non perderanno il beneficio.
Assegno Unico, rinnova l’ISEE per non perderlo: la guida completa
Tutti coloro che vorranno evitare il taglio dell’ISEE dovranno quindi agire tempestivamente rispettando le scadenze e assicurandosi di avere tutti i documenti necessari in regola. A partire dal 29 febbraio è necessario avere l’ISEE aggiornato al 2024 per continuare a ricevere correttamente i pagamenti dell’Assegno unico. Il procedimento per ottenerlo, fortunatamente non è difficile, con l’INPS che ha deciso di semplificare ogni tipo di procedura. Infatti l’Istituto mette a disposizione il servizio pre-compilato.
Scaricandolo i cittadini non dovranno fare altro che inserire i dati in modo relativamente rapido. Utilizzando il servizio precompilato disponibile sul sito dell’INPS è possibile ottenere l’attestazione dell’ISEE nel giro di poche ore. Allo stesso tempo bisogna tenere presente che rivolgendosi a CAF e patronati potrebbe essere necessario un po’ di tempo per ottenere quello che è l’aggiornamento dell’ISEE specie in prossimità della scadenza. Chi non riesce a ottenere l’ISEE entro la data limite deve essere consapevole delle conseguenze.
Infatti se non verranno comunicati i dati, l’importo dell’Assegno unico universale viene calcolato utilizzando gli importi minimi previsti dalla normativa. Questo significa che i pagamenti potrebbero ridursi significativamente, con importi che dipendono dal numero e dall’età dei figli a carico. Quindi per una famiglia con un ISEE del 2023 pari a 15.000 euro, il cui figlio di 14 anni riceve il massimo dell’importo dell’Assegno unico, il mancato rinnovo dell’ISEE potrebbe comportare una perdita di 176,50 euro.
Allo stesso tempo è possibile recuperare le somme perse. Infatti potranno accedere a questo beneficio coloro che non riescono a rinnovare l’ISEE entro la scadenza possono richiedere il nuovo ISEE tra il 1° marzo e il 30 giugno 2024. In questo scenario agli importi già erogati per il 2024 saranno adeguate le somme arretrate che verranno pagate con un conguaglio.