Nel 2024 le casalinghe italiane possono ricevere un aiuto, ma non è per tutte. Ecco tutti i requisiti per ottenere il bonus casalinghe.
La casalinga non è certo una figura scomparsa nel nostro Paese. In Italia la percentuale delle donne che lavorano si aggira tra il 48 al 55%. Nel nostro Paese, gli uomini che lavorano sono tra il 69 e il 74,7% e il divario di genere nell’occupazione è del quasi 20%, il più alto in Europa, assieme alla Grecia. Ne consegue che tante donne fanno le casalinghe, occupandosi a tempo pieno della casa e dei figli.
Spesso si tratta di una scelta obbligata dopo la nascita di uno o più figli, dovuto alla carenza di servizi a cura delle mamme, ma anche a fattori culturali. Spesso i datori di lavoro scelgono manovalanza maschile, perché la fertilità delle donne diventa un peso per le aziende a causa dei vari pregiudizi di genere. Una situazione a cui, purtroppo, sembra non esserci ancora una soluzione.
In Italia dunque il ruolo della casalinga è vivo e vegeto e, dunque, le casalinghe sono una categoria che merita di essere rappresentata, poiché spesso la vita da donna di casa è molto difficile. Infatti, le lavoratrici domestiche sono la categoria più svantaggiata economicamente, perché non percependo un reddito proprio, sono esposte a maggior rischio di povertà. Va da sé, dunque, che siano i nuclei monoreddito quelli più svantaggiati.
Per questo motivo è arrivato un bonus che è pronto ad aiutare questa categoria molto numerosa della popolazione. Questo sussidio non è però economico, ma è un incentivo a formarsi per poter entrare nel mondo del lavoro. Tra le casalinghe, infatti, ci sono anche donne cosiddette “occupabili” perché fanno parte di quella popolazione dai 18 ai 55 anni di età.
Formarsi e acquisire competenze è la ricetta di questo Paese per aiutare alle donne di reinserirsi nel mondo del lavoro, perché spesso ad allontanarle è la scarsa formazione o essere uscite dal mercato dell’occupazione da parecchio tempo. Ma questo incentivo è rivolto anche ai casalinghi, ovvero uomini che si occupano della casa e della famiglia, che sono una piccola percentuale però esistono.
Questo bonus è stato inserito nella legge 13 ottobre 2020, con l’obiettivo di aumentare l’occupazione, in particolare quella femminile. Il bonus agli enti è compreso tra i 100.000 e i 300.000 euro. Tuttavia non tutti possono accedere a tale bonus: non bisogna avere fonti di reddito da lavoro e svolgere il lavoro di casalinga a tempo pieno. Può partecipare, inoltre, chi è iscritto all’assicurazione contro gli infortuni domestici presso Inail.
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