Arriva il bonus da 650 euro, ogni mese, per chi ha in famiglia un percettore di 104 e anche per chi non ce l’ha. Quali sono i requisiti per ottenerlo?
Si torna ancora una volta a parlare di contributi e benefici economici che riguardano le famiglie, specialmente quelle con figli che hanno una disabilità più o meno grave o anche solo in presenza di un disturbo dell’apprendimento. Pare infatti essere in arrivo un contributo di 650 euro al mese per queste persone.
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Partiamo dal presupposto che in presenza di un figlio minore spetta alla famiglia anche l’Assegno di inclusione, con un ISEE inferiore a 9.360 euro. A questo si può anche aggiungere l’indennità di frequenza che però ne riduce l’importo e quindi: una famiglia composta solamente dal genitore e dal figlio disabile percettore di indennità di frequenza, avrà un importo a cui andranno tolti 333 euro già percepiti, il che significa che la misura della ricarica mensile si riduce a 417 euro mensili.
Ma torniamo al nostro argomento principale e cerchiamo di capire meglio come stanno le cose, che cosa spetta a chi ha un disturbo di apprendimento e che cosa a chi ha in famiglia figli con disabilità?
Bonus da 650 euro: ecco quale sono le regole da seguire
Quindi, come detto prima, questo bonus è dedicato alle famiglie che hanno al loro interno un figlio con disabilità più o meno grave o anche un semplice disturbo dell’apprendimento. Nello specifico se ci si trova in presenza di un figlio di età inferiore a 18 anni con un disturbo dell’apprendimento, la prima cosa da fare è quella di rivolgersi alla commissione Inps, che ha il dovere di riconoscere la difficoltà e nel caso di sviluppo accertato, allora si va incontro alla richiesta di indennità. La stessa che spetta per dodici mensilità e che ha un importo pari a 333,33 euro per i nuclei familiari che hanno un reddito non superiore a 5.725,46 euro.
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Ma non finisce qua, per potere avere questo riconoscimento, è necessario che la persona frequenti scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado oppure:
- a centri di formazione o addestramento professionale pubblici o privati convenzionati, finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti;
- centri ambulatoriali, diurni o di tipo semi-residenziale, pubblici o privati convenzionati, specializzati nel trattamento terapeutico, nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap.
Passando invece a figli con disabilità, quando gli viene riconosciuta, più o meno grave, nel caso di minori, gli aiuti aumentano a prescindere dall’ISEE a:
- 119,60 euro per i casi di non autosufficienza;
- 108,20 euro per la disabilità grave;
- 96,90 euro per la disabilità media.
Ma non finisce qua, a questi importi, si aggiungono anche quelli spettanti ai figli minori, pari a 199,40 euro per chi ha un Isee che non supera i 17.090,61 euro, oppure di 319 euro, con l’aggiunta di circa 34 euro nel caso in cui entrambi i genitori abbiano un reddito.