Rottamazione cartelle: attenzione alle conseguenze se non si effettua correttamente il pagamento o se non lo si fa entro i termini stabiliti.
Il panorama fiscale italiano si arricchisce di nuove opportunità grazie al decreto Milleproroghe 2024 (DL n. 215/2023), recentemente convertito in Legge n. 18/2024. Una delle principali novità riguarda la proroga dei termini per aderire alla cosiddetta “rottamazione quater”, una sorta di amnistia fiscale che consente di definire in maniera agevolata le cartelle di pagamento. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Tra le disposizioni del decreto, si segnala la possibilità di saldare i debiti entro il 15 marzo 2024, o addirittura entro i successivi 5 giorni di tolleranza, risalendo sulla giostra della rottamazione quater. Questa iniziativa permette a coloro che non hanno ancora adempiuto agli obblighi di pagamento di beneficiare di una nuova opportunità, riaprendo i termini per definire in maniera agevolata le proprie cartelle di pagamento, secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio 2023.
L’estensione dei termini riguarda anche gli alluvionati del maggio 2023, i quali possono regolarizzare la propria posizione finanziaria pagando entro le suddette scadenze la prima o unica rata, scaduta il 31 gennaio 2024, e la seconda rata, scaduta il 28 febbraio 2024, per poi procedere con il piano ordinario di dilazione.
Tuttavia, è importante sottolineare le conseguenze nel caso in cui il pagamento non venga eseguito correttamente o entro i termini stabiliti. In tal caso, non vi saranno i benefici della sanatoria e quanto già versato sarà considerato come acconto sul debito residuo.
Scatta l’addebito in conto corrente per la proroga della Rottamazione cartelle
Per facilitare il pagamento, sono previste diverse modalità, tra cui il servizio “Paga on-line”, i canali telematici delle banche e di Poste Italiane, nonché la possibilità di versare fisicamente presso banche, Poste, ricevitorie, tabaccai e, previo appuntamento, presso gli sportelli dell’Agenzia Entrate Riscossione. In alternativa, si può optare per l’attivazione della domiciliazione bancaria, che consente di addebitare direttamente sul conto corrente le rate della rottamazione quater.
Coloro che desiderano attivare o revocare la domiciliazione bancaria possono farlo direttamente tramite la sezione “Definizione agevolata” dell’area riservata del sito dell’Agenzia Entrate Riscossione. Dopo aver fornito gli estremi del conto corrente e le informazioni richieste, il contribuente riceverà un riscontro via e-mail sulla presa in carico della richiesta e sulle successive verifiche da parte dell’autorità competente.
Dunque, la proroga dei termini per aderire alla rottamazione quater offre un’opportunità preziosa per coloro che desiderano regolarizzare la propria situazione fiscale in modo agevole e conveniente: i decaduti dalla rottamazione quater possono rientrare versando quanto dovuto e non pagato ancora. Importante che oltre al pagamento con bollettini (generalmente allegati alla comunicazione di accoglimento della domanda) si possa attivare anche la domiciliazione bancaria.