Qual è la correlazione tra l’assegno unico e i genitori separati? Sai qual è il modello ISEE di riferimento? Forse non lo sai, ma molti cittadini italiani sbagliano perché non hanno le informazioni corrette.
Gestire una separazione è sempre molto complicato, soprattutto quando ci sono dei figli. Bisogna fare in modo che i ragazzi non subiscano troppo il trauma di vedere i propri genitori separati, ma poi ci sono anche altri aspetti, sicuramente importanti, anche se un po’ più ‘freddi’. Ci riferiamo alla burocrazia e alla gestione di tutto ciò che riguarda l’economia all’interno di una coppia che si separa. Alcuni aspetti sono piuttosto complicati, ecco perché oggi vogliamo provare ad approfondirli al meglio.
Ad esempio, tutti sanno cosa sia l’assegno unico perché questa novità è stata introdotta da un po’ di tempo e i cittadini italiani hanno imparato a conviverci. Ma pochi sanno come bisogna comportarsi con l’assegno unico quando una coppia si separa. Ci sono delle regole da rispettare, alcune di esse riguardano il modello ISEE da presentare. Tra poco ti daremo la possibilità di conoscere tutti i dettagli di questa vicenda, in modo da non commettere errori in futuro.
Genitori separati e assegno unico: l’ISEE di riferimento
L’assegno unico e universale viene dato in due parti uguali alle persone che hanno l’affidamento dei figli. A volte può capitare che questo contributo venga incassato soltanto da uno dei due genitori. Succede se il modello ISEE presentato da uno dei due genitori è particolarmente basso, ma solo nel caso in cui il figlio minorenne dovesse convivere con quest’ultimo. In questo caso, se i genitori sono separati o divorziati, possono trovare un accordo per erogare l’assegno unico soltanto a uno dei due.
Secondo l’articolo 5, comma 4, del Disegno Legislativo 230 del 2021, i genitori separati o divorziati vengono considerati un solo nucleo familiare. Quindi i due redditi si cumulano al momento della dichiarazione e della richiesta di eventuali bonus statali o incentivi. Per questo motivo, l’assegno unico viene suddiviso in due parti uguali dai genitori, come previsto dall’articolo 6, comma 4 del Decreto Legislativo numero 230 del 2021.
La legge considera nucleo familiare anche quello in cui sia presente un solo genitore, con l’altro separato, divorziato o non convivente. Il pagamento dell’assegno unico è effettuato dall’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) e il modulo può essere presentato anche da uno dei due genitori, purché inserisca anche i dati per il pagamento dell’altro genitore separato o divorziato.