Il datore di lavoro non ti ha pagato lo stipendio e non sai come fare per recuperarlo. Ma un metodo per riuscirci c’è ed è efficace, provalo subito.
Lavori ma non ricevi la busta paga mensile, una situazione veramente spiacevole in cui spesso si trovano dipendenti e lavoratori in ogni settore. Ma come si può riuscire a recuperare lo stipendio non pagato dal datore di lavoro? I dipendenti che si trovano in questa situazione sgradevole si sentono impotenti di fronte a un’azienda che non sembra avere nemmeno intenzione di ascoltarli.
Ma è necessario instaurare un dialogo con l’amministrazione aziendale o direttamente con il titolare per capire le motivazioni di tale situazione. In caso questi continuino a negarsi o a non voler saldare gli stipendi arretrati, si deve ricorrere ad azioni più incisive per recuperare ciò che spetta. Ecco come fare.
Sono più di due mesi che non ricevi la busta paga e relativo importo per le ore lavorate? La prima cosa da fare è provare a chiedere un incontro con i responsabili prima e con il proprietario poi. Se questi colloqui non sortiscono alcun effetto positivo o vengono negati, è necessario passare alle maniere forti. Stiamo parlando di azioni legali, non fare niente che non lo sia. In questo articolo ti consigliamo come agire per ottenere ciò che ti spetta tramite pratiche corrette.
Prima di tutto è bene sapere che, secondo la Cassazione, il lavoratore che non riceve lo stipendio da almeno tre mesi può non presentarsi al lavoro senza subire conseguenze disciplinari. Questo perché il mancato versamento dello stipendio per oltre 3 mesi è considerata un’azione grave da parte del titolare dell’azienda verso il dipendente.
Se questo è il tuo caso, puoi anche chiedere al tuo avvocato di inviare una diffida al datore di lavoro per recuperare gli stipendi mancanti. Questa missiva la puoi firmare tu o il sindacalista oltre che l’avvocato. Nel caso in cui scegli di rivolgerti a un professionista dovrai corrispondergli una parcella. Se non vuoi o non puoi permettertelo, puoi rivolgerti all’Ispettorato del Lavoro che provvederà a convocare le parti chiedendo la conciliazione.
Un’altra alternativa è il tribunale a cui si ricorre in caso di fallimento delle precedenti azioni, in questo caso è necessario avere un avvocato. Puoi anche chiedere di inviare un decreto ingiuntivo al datore di lavoro, in questo caso lo stipendio dovrà essere saldato entro 40 giorni dalla notifica. In caso contrario è possibile procedere con il pignoramento a carico del titolare dell’azienda. Se invece hai lavorato senza contratto, in nero, dovrai avviare una causa civile ma solo se hai le prove di aver operato nell’azienda.
Attenzione ai termini di prescrizione dopo i quali non è più possibile recuperare i mancati pagamenti. Ma è un rischio difficile da correre in quanto ci sono ben cinque anni di tempo per procedere. Ricorda anche che se decidi di licenziarti hai diritto, oltre agli stipendi non ricevuti, di avere anche TFR e puoi richiedere Naspi INPS per la disoccupazione.
I fondi di investimento sono strumenti finanziari piuttosto variegati, i quali consentono di disporre di…
Avere a disposizione gli strumenti giusti per navigare la rete in sicurezza è certamente un…
L'iPhone 13 è uno degli smartphone più venduti ancora in questo momento, nonostante tutti gli…
Stiamo vivendo un'era di profondi cambiamenti, legati soprattutto al digitale e alle nuove tecnologie. Ogni…
Whatsapp, con questo metodo potrai trasformare i tuoi vocali in testo e leggerli, invece di…
TikTok ha deciso di introdurre un'importante novità ripresa da YouTube. Un cambio di rotta per…