C’è una nuova truffa in circolazione, quella della targa clonata: il rischio è di ricevere molte multe. Come fare per annullarle.
L’evoluzione tecnologica ha due aspetti, come qualsiasi altro strumento. Da un lato, ci aiuta a vivere le nostre vite in modo più semplice, facendoci risparmiare tempo ed energia. Dall’altro lato, però, può diventare una vera e propria arma nelle mani di persone malintenzionate. Assistiamo, effettivamente, a un numero sempre crescente di truffe ai danni dei cittadini, che sono progettate nel dettaglio da persone che, per l’appunto, usano la tecnologia per i propri scopi. Spesso e volentieri, per di più, queste truffe sono pianificate talmente bene, che il cittadino non riesce a dimostrare di non avere alcuna colpa in merito al reato commesso.
Tra le ultime truffe messe appunto, c’è quella delle targhe clonate. Dunque, clonando la targa di qualcuno, i malfattori riescono a spostarsi, infrangendo le regole della strada, ma non dovendo pagare alcuna multa. Quest’ultima, infatti, è recapitata direttamente al cittadino, a cui la targa è intestata. Sono tanti i cittadini che, nel corso degli ultimi mesi, hanno ricevuto multe pur non avendo commesso alcuna infrazione. Proprio per questo motivo, ciò che ci si chiede maggiormente è come si possa chiedere l’annullamento.
La truffa delle targhe clonate sta preoccupando considerevolmente i cittadini, che stanno ricevendo multe per infrazioni mai commesse. Si tratta di illeciti mai commessi dal proprietario del veicolo, a cui la targa è intestata. Queste infrazioni, infatti, sono compiute da malfattori, che avendo clonato la targa, girano liberamente in incognito.
Per far sì che la multa sia annullata, si può chiedere l’annullamento dei verbali in autotutela fin quando non è stata avviata la procedura di riscossione. Nel momento in cui si riceva una multa per un’infrazione non commessa e vi sia il sospetto che la propria targa possa essere stata clonata, allora si dovrà procedere nell’immediato alla denuncia alle forze dell’ordine, per dichiarare che la propria targa è stata utilizzata su un’altra auto.
Per di più, se si ha documentazione comprovante che la propria auto non era presente nel luogo e nel momento in cui è stata commessa l’infrazione, allora andrà inviata a mezzo e-mail, raccomandata o consegnandola di persona. L’ufficio competente, a questo punto, verificherà la documentazione presentata e, nel caso in cui tutto sia corretto, si procederà all’annullamento della multa.
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