I prodotti antibatterici fanno davvero il loro dovere? La scienza allarma e spiega quali possono essere gli effetti sulla salute dell’uomo.
Chi non utilizza prodotti antibatterici quotidianamente? Dopo il Covid c’è stata addirittura una diffusione molto vasta, ma quali sono gli effetti sulla salute? I prodotti per l’igiene sono davvero efficaci? Ecco cosa dice la scienza in merito.
Usare prodotti antibatterici per prevenire infezioni derivanti da virus e batteri può essere la soluzione? Ecco qual è la risposta degli scienziati che hanno condotto uno studio proprio sull’utilizzo di saponi e prodotti per l’igiene orale che utilizziamo quotidianamente per prevenzione. Tutti quello che dobbiamo sapere è che non è proprio come immaginiamo: ecco cosa accade davvero.
Prevenire le intenzioni e usare disinfettanti e saponi antibatterici è diventato sempre più urgente dopo la diffusione del Covid. La scienza però lancia un allarme sull’utilizzo di alcuni prodotti in particolare. Secondo gli esperti c’è una sostanza che sarebbe nociva e addirittura aiuterebbe la proliferazione di alcuni batteri. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan in molto prodotti vi è presente un’alta concentrazione di tricolosan. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica dell’American Society For Microbiology. Questa sostanza continuerebbe a promuovere la colonizzazione batterica del naso da parte dello Staphylococcus aureus. Di fatto quindi non solo non favorisce l’eliminazione dei virus, ma promuove anche la diffusione di questo batterio.
Il triclosan lo troviamo in tantissimi saponi antibatterici e prodotti per l’igiene personale come detergenti e dentifrici, ma anche disinfettanti usati a livello medico. Tracce di questa sostanza si trovano spesso nei fluidi umani come la pipì e il latte materno per questo è stato stabilito che alcuni prodotti non sono assolutamente utili per prevenire la diffusione di virus e batteri, ma la facilitano addirittura.
Sono dati molto importanti che fanno comprendere come prodotti che usciamo spesso possono favorire la proliferazione dei batteri, anche se pensiamo che servino proprio allo scopo opposto. Per individuare la presenza di questa sostanza all’interno dei prodotti basta leggere con attenzione l’INCI e controllare bene le etichette. Infatti si teme che questo abbia effetti dannosi a lungo termine e che faccia sviluppare anche una resistenza dei batteri agli antibiotici, indebolendo le funzioni muscolari e favorendo l’aggravarsi di allergie. Insomma si tratta di un allarme da non prendere sottogamba e da tenere bene in mente quando acquistiamo questi prodotti.
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