Un anno di guerra in Ucraina: ora che ne pensano i russi
A un anno dalla guerra in Ucraina, i sondaggi cercano di capire cosa ne pensano oggi i russi e, soprattutto, quanto ne sanno.
A un anno dalla guerra in Ucraina, i sondaggi cercano di capire cosa ne pensano oggi i russi e, soprattutto, quanto ne sanno.
I risultati delle regionali avranno un effetto al di là delle regioni in cui si vota. Per vari motivi. E molti c’entrano con il Pd.
I giornali sono pieni di metafore belliche. Ma quando l’assediato è il corpo, e l’aggressore la malattia, che cosa si perde?
In Italia e in Europa si torna a parlare di emergenza migranti. Vediamo com’è davvero la situazione degli sbarchi, numeri e dati alla mano.
Meloni, l’accusa di fascismo: un video del 1996 non lascia dubbi. Ma ha senso giudicarla per il passato – quando basta guardare il presente?
Il governo Draghi è stato abbandonato dalla sua maggioranza e rimangono – forse – poco più di tre mesi prima delle prossime elezioni.
Prima scissione per i 5 Stelle. Di Maio fonda un nuovo gruppo politico, a Conte restano i cocci di un Movimento senza identità.
Non sono nemmeno le tre del pomeriggio, ma Piazza San Giovanni è già piena. A Roma il Concertone del Primo Maggio non si specchia nel pubblico da un paio d’anni e, lungo il percorso laterale verso l’area stampa, dietro il palco, i “sarà come prima?” e i “sappiamo ancora come si fa?” cadono uno a … Leggi tutto
L’infotainment è un genere ibrido che crea dibattiti per il solo gusto di contrapporsi. Lo vediamo anche con la guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina contraddice la “fine della storia” di Fukuyama. Tra invasioni novecente e meme è qualcosa che non abbiamo mai visto.
La Russia circonda l’Ucraina su tre lati. La Nato si prepara a un’invasione, ma Mosca nega. Conseguenze anche in Europa nel caso di una deriva militare.
Quirinale: pochi nomi, un favorito, forse una crisi di governo. Cosa rende complicate le trattative per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica?
Fedez si inventa una campagna elettorale per dirci che non gli piace la politica italiana. Dalla critica alla parodia, fino al populismo: ecco come l’influencer fa politica senza candidarsi.
È passata al Senato Francese la proposta di legge che vieta di indossare l’hijab in pubblico per chiunque abbia meno di 18 anni. Perché questa legge dovrebbe essere considerata una forma di emancipazione?
La strategia di comunicazione di Mario Draghi è quella di «parlare solo se c’è qualcosa da dire». Una svolta rispetto al “casalinismo” di Giuseppe Conte, o all’esperienza di Matteo Renzi, anche lui campione sui social. L’attuale presidente del Consiglio non ha alcun profilo social. Ha tenuto il suo primo discorso al Senato il 13 febbraio … Leggi tutto